Il Governo Conte dei 130 miliardi di aiuti promessi, ben pochi sono arrivati a destinazione

L'indiscrezione lanciata dal quotidiano Il Tempo

Il governo Conte ormai appartiene al passato. Scaricato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha avviato la crisi spianando la strada così ad un nuovo esecutivo targato Mario Draghi con l’appoggio della maggior parte delle correnti politiche. Non giudicheremo se la scelta sia stata corretta o meno ma di sicuro il nuovo governo dovrà fare i conti con le pesanti eredità lasciate dal precedente esecutivo. Il quotidiano Il Tempo svela di come dei 130 miliardi di euro tra aiuti e ristori promessi dall’ex premier, gran parte sono restati sulla carta e mai arrivati a destinazione.

Giuseppe Conte
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Il Governo Conte lascia una pesante eredità

“Ci sarebbero voluti 539 decreti attuativi mai firmati dalla sua squadra di ministri” – si legge. Per questo sconti e bonus sono ancora lì fermi al palo mentre milioni di persone attendono la fine di questa crisi sanitaria in primis, economica poi. Tra i settori più colpiti dai ritardi ci sono giustizia e economia. Il record negativo come, spiega Monticelli sulla Stampa, spetta al Dl Semplificazioni: sono state approvate solo 3 misure sulle 37 inizialmente previste. E la cosa più drammatica è che l’eredità dei governi precedenti rischia di rallentare anche il nuovo esecutivo.

Nuovo esecutivo che ha varato la scorsa notte la squadra dei sottosegretari con non poche tensioni. L’ok è arrivato al termine di un confronto a tratti teso tra i partiti, che ha causato anche una sospensione di una quarantina di minuti.

casa mario draghi
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Dei 39 nominati, 19 sono donne e 20 uomini. Nel gioco dei pesi fra i partiti, il conto vede 11 sottosegretari per il Movimento 5 Stelle, 9 per la Lega, 6 per Forza Italia e Partito Democratico, 2 per Italia Viva, uno di Liberi e Uguali, uno del centro democratico, e uno di +Europa. Resta da sciogliere il nodo sport: la delega, viene spiegato, sarà assegnata successivamente.

Roberto speranza
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Ora il prossimo avvenimento importante sarà quello dei nuovo DPCM covid da approvare che entrerà in vigore dal 6 marzo e resterà valido per almeno 1 mese comprendendo così anche la Pasqua.