Il killer di Vanessa Ballan era un amico di famiglia: aveva mangiato anche in casa con loro

Omicidio di Vanessa Ballan, il rapporto di famiglia che era nato con Fandaj Bujar il suo assassino

Una notizia davvero importante è quella emerse in queste ultime ore sul delitto della 26enne incinta Vanessa Ballan. L’uomo con il quale lei ha avuto una relazione extra coniugale, era un amico di famiglia ed aveva mangiato anche a casa con lei ed il compagno Nicola.

ossessione vanessa

A dare questa notizia è il quotidiano locale, Il Gazzettino. Affermano anche che il 41enne kosovaro aveva lavorato con il marito della donna ed era anche andato a riprendere il figlio della coppia all’asilo.

Dalle indagini è emerso anche che Fandaj Bujar e Nicola avevano anche lavorato insieme. Il compagno di Vanessa è piastrellista e lui essendo pittore edile, avevano fatto delle case a stretto contatto.

Il 41enne in realtà aveva una sorta di ossessione nei confronti della 26enne. Tra loro era nata una relazione, che però lei aveva deciso di chiudere ad agosto di quest’anno, ma lui non aveva mai accettato questa decisione.

immagini vanessa

Infatti Vanessa per mesi ha subito minacce e persecuzioni. Quando ha capito che la situazione stava diventando troppo grave, ha deciso di confessare tutto al compagno e di denunciarlo per Stalking.

Era il 26 ottobre e da quel momento per loro tutto sembrava essere normale. Nessuno avrebbe mai immaginato che in realtà il 41enne aveva intenzione di mettere in atto il delitto.

Ecco come Vanessa Ballan ha perso la vita

Lo scorso 19 dicembre, Fandaj Bujar ha fatto irruzione nella casa della famiglia, mentre Vanessa era sola. Ha usato un martello per rompere una porta finestra.

Una volta dentro ha prima picchiato la 26enne e poi ha messo fine alla sua vita con 8 fendenti. Due hanno preso i polmoni ed uno il cuore. Dall’autopsia è emerso che purtroppo la ragazza ha perso la vita in pochi istanti.

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Il compagno Nicola è stato il primo a trovarla esanime sul pavimento. Una volta ascoltato dai Carabinieri ha dato informazioni utili a rintracciare l’assassino della donna, che era a casa sua e che stava provando a fuggire. Da quel giorno il 41enne si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere.