Il papà di Giulia e Alessia Pisanu disperato: stava male e non è potuto andarle a prendere

La sua vita è distrutta

Parla il papà di Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle di 17 e 15 anni morte domenica mattina travolte da un treno Frecciarossa diretto a Milano, nella stazione di Riccione, dopo una serata trascorsa in discoteca. Lui sarebbe dovuto andarle a prendere dopo la notte fuori, ma purtroppo stava male. Poi la tragedia e un dolore che non passerà mai.

Giulia e Alessia Pisanu

L’uomo era sempre andato a prenderle ogni volta che le figlie trascorrevano una serata fuori. Sabato sera, però, stava male e non è potuto andare al Peter Pan di Riccione per riportarle a casa. Un dramma nel dramma, un dolore troppo grande da poter affrontare.

Nonostante l’assenza del padre, le due ragazzine erano comunque andate a ballare. Ed erano riuscite a telefonare al papà dicendo che stavano bene e stavano tornando. Poi il buio alle 6.40 di domenica 31 luglio 2022, quando un treno Frecciarossa ha portato via a Vittorio Pisanu le sue figlie. E ora non trova pace.

Le due ragazze erano dovute tornare in treno e si trovavano in stazione per tornare a casa, a Castenaso, in provincia di Bologna, dove il padre le avrebbe attese per riabbracciarle dopo una serata insieme. Questa volta non ha potuto proteggerle e la disperazione traspare dalle sue parole.

Non mi sentivo bene, non sono andato a prenderle stavolta. Erano la mia vita, lavoravo per loro.

La Repubblica riporta le parole del padre disperato per la morte delle figlie, trascinate per 700 metri dal treno che le ha travolte.

Giulia e Alessia Pisanu

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