Il testimone anonimo a Chi l’ha visto: “Tutti hanno paura di lui”. La reazione di Claudio Corona ai microfoni della trasmissione
Un testimone anonimo con il volto oscurato racconta a Chi l'ha visto che tutti hanno paura del fratello di Anna Corona
Un testimone anonimo, con il volto oscurato, ha rilasciato delle dichiarazioni durante il programma Chi l’ha visto sulla famiglia Corona. In particolare su Claudio, il fratello di Anna Corona.
L’uomo ha raccontato che lui stesso accompagnava l’amico durante i suoi “affari” e che tutti a Mazara del Vallo sanno chi è Claudio e ne hanno timore.
Ho avuto modo di lavorare con loro, lavoro sporco. A Mazara del Vallo quasi tutte le persone li temono, avendo traffici illeciti. Queste persone si difendono tra di loro.
La trasmissione si è rivolta al legale di Claudio Corona, chiedendo se lui o il suo assistito volessero replicare le dichiarazioni del testimone. Ma la risposta dell’avvocato è stata: “Vediamo che dice e poi decidiamo”.
Il testimone anonimo racconta anche di un altro fratello di Anna Corona
L’uomo dal volto oscurato ha poi parlato anche di Giulio, un altro fratello di Anna Corona, ucciso dal padre di un ragazzo che lui tormentava.
Giulio è un personaggio conosciuto a Mazara del Vallo, è stato ammazzato nel ’95. Faceva il buttafuori per locali e aveva preso di mira un ragazzo, che veniva allontanato e picchiato. Una sera il ragazzo ha reagito ed ha avuto la peggio. Il padre, dopo che è tornato a casa con gli occhi gonfi e le costole rotte, ha preso un fucile da caccia e ha sparato due colpi verso Giulio.
Gli inviati di Chi l’ha visto sono così andati alla ricerca di Claudio Corona, per domandargli perché tutti hanno paura di loro e perché l’uomo ha raccontato questa versione dei fatti. Il fratello di Anna Corona ha risposto ai microfoni di Chi l’ha visto che “non hanno motivo di avere paura della famiglia Corona” e ha poi chiuso la porta dell’abitazione. Il testimone, nel frattempo, ha concluso:
Se qualcuno a Mazara volesse parlare, lo sanno tutti dei suoi traffici, delle sue attività che passavano dallo spaccio di stupefacenti sia leggeri che pesanti. Aveva il rispetto di tutti i personaggi malavitosi di un certo calibro.