Incendio a scuola, il racconto della preside sull’accaduto: non aveva autorizzato ad accendere il fuoco

Incendio a scuola, le parole della preside il giorno dopo il dramma: non aveva autorizzato il falò

All’indomani del drammatico incendio che è avvenuto nella scuola in provincia di Bergamo, in tanti vogliono sapere ancora come si sia verificato un episodio simile. La preside Simonetta Nava ci ha tenuto a precisare che non aveva dato alcun tipo di autorizzazione per accendere il fuoco.

scuola preside

Anche gli inquirenti al momento sono a lavoro per capire cosa sia accaduto e soprattutto come i bambini abbiano riportato ustioni così gravi. Due sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva.

Il dramma è avvenuto nella mattinata di lunedì 30 maggio. Precisamente nella scuola San Zeno, che si trova nel comune di Osio Sopra, in provincia di Bergamo.

La classe di circa 20 piccoli, stava partecipando ad un percorso di orienteering. Con loro c’erano 3 papà, un’insegnante ed anche un’educatrice. Lo scopo era quello di riuscire ad orientarsi solo con una mappa.

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A qualcuno è venuta in mente l’idea di arrostire i marshmallow. Di conseguenza hanno acceso un falò. Però è proprio mentre stavano giocando lì vicino, che le fiamme si sono alzate ed hanno ustionato 5 bambini.

Tra i feriti ci sono anche i tre papà, che sono presto intervenuti per spegnere le fiamme. Due piccoli di 4 anni sono ricoverati agli ospedali Niguarda e Buzzi, perché in condizioni gravi. Sono nel reparto di terapia intensiva. La bambina purtroppo ha riportato delle ustioni in tutto il corpo e il suo quadro clinico è molto complicato.

Incendio a scuola: le parole della preside Simonetta Nava

Mi chiedo come abbiano potuto fare una cosa del genere senza autorizzazione. Io avevo autorizzato il percorso di orienteering.

Questa attività era stata già svolta in passato, c’è un papà molto generoso e disponibile che lo aveva già proposto, ma non erano stati accesi fuochi. Né io e nemmeno don Luca eravamo presenti.

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Ora c’è un’indagine in corso. Genitori e bambini meritano rispetto mentre vengono portati avanti tutti gli accertamenti.