Isla, a quattro anni sconfigge un neuroblastoma al quarto stadio

Per i medici aveva il 4% di possibilità di vita, Isla a 4 anni sconfigge il cancro

Abbiamo sentito parlare spesso di lei, la piccola Isla Caton si è ritrovata, a soli quattro anni, a combattere per la sua vita, a causa di un  neuroblastoma al quarto stadio. I medici non le avevano dato speranze di sopravvivenza, solo il 4%. Erano convinti che nel giro di pochi mesi, la piccola sarebbe morta, ma Isla ha messo a tacere ogni previsioni e oggi, è libera dal cancro.

Lo scorso luglio, Nikki e Micheal, i due genitori, si sono ritrovati a dover ascoltare una diagnosi straziante: “vostra figlia ha dai tre ai sei mesi di vita”. Il suo fragile corpicino non reagiva più alle cure e ai cicli di chemioterapia. Avevano una sola possibilità, senza certezze: recarsi a Barcellona, ad un ospedale pediatrico per una cura sperimentale mai provata su nessuno. Isla sarebbe stata la prima bambina a sottoporsi a questo trattamento. E’ stata aperta una pagina per la raccolta fondi, per aiutare la famiglia a pagare la loro unica speranza. Alla fine, dopo essersi resi conto di non avere più nulla da fare, se non pregare e rassegnarsi, Nikki e Micheal hanno deciso di provare e dal Regno Unito si sono trasferiti a Barcellona e hanno portato la loro bambina, all’ospedale Sant Joan de Déu. La scorsa settimana, i dottori hanno dato nuove notizie a questa mamma e questo papà. “Mi hanno detto che Isla aveva sconfitto il cancro. Ho iniziato a piangere… in quella stanza tutti mi guardavano come fossi pazza. Non riuscivo a crederci. E’ stata una strada molto lunga, Isla non ha mai smesso di sottoporsi ai trattamenti. Non può fermarsi nemmeno adesso. Molte persone credono che adesso Isla abbia finito, ma non è così. Dovrà sottoporsi ad altri trattamenti di chemioterapia, anticorpi e vaccini, che si spera impediranno al neuroblastoma di tornare”, ha raccontato mamma Nikki.

“Voglio ringraziare tutte le persone che hanno donato. Senza di loro non ci saremmo potuti permettere di curare Isla. E grazie a chi ancora sta donando, per permetterci di affrontare questi altri sei mesi.”

“Tutto ciò che desideriamo, è vederla vivere come una normale bambina. Vogliamo che abbia un’infanzia normale”. 

Vedere il sorriso di questa bambina, ci scalda il cuore. Isla è stata la prima bambina ad essere curata con questa cura sperimentale e se il cancro non tornerà, la sua storia lascerà un indispensabile contributo per la scienza.

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