Johnson & Johnson condannata dalla Corte d’Appello: 2,1 miliardi di dollari
Il noto marchio Johnson & Johnson è stato condannato a pagare 2,1 miliardi di dollari: il suo talco avrebbe causato il cancro alle ovaie a 22 donne
Decisa la condanna per il noto marchio Johnson & Johnson. Accusato da tempo di aver utilizzato l’amianto nel proprio talco, che ha comportato il cancro alle ovaie a ben 22 donne. Dovrà pagare 2,1 miliardi di dollari. La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello del Missouri. La multinazionale è accusata di essere consapevole della presenza dell’amianto nel talco e di cosa avrebbe potuto comportare, se utilizzato in modo prolungato.
Tutte le 22 donne lo utilizzavano quotidianamente e dopo aver scoperto di avere il cancro alle ovaie, hanno deciso di portare l’azienda in tribunale.
Purtroppo l’amianto è un materiale che può causare tumori del polmone e mesoteliomi. Una volta inalato, le fibre entrano nei polmoni e resistono alla degradazione. In seguito vanno a danneggiare il DNA delle cellule e le trasformano in cellule cancerogene. Interi lotti di talco della Johnson & Johnson sono stati ritirati dal mercato in passato, anche se la presenza trovata nel prodotto era molto bassa.
Le accuse di Joanne Anderson contro la Johnson & Johnson
Una voce tra queste donne, è quella di Joanne, che ha dichiarato di aver sempre utilizzato questo talco. Inizialmente per cambiare il pannolino sul bambini, poi ha continuato ad utilizzarlo sul proprio corpo, per via del suo sport, il bowling. Ha iniziato ad utilizzarlo negli anni ’80, finché non ha scoperto che aveva il tumore. Ha deciso di sporgere denuncia contro il marchio, perché non ha mai messo al corrente i suoi consumatori della presenza dell’amianto.
L’azienda continua a difendere il proprio nome e a dichiarare che si tratta soltanto di false accuse di ex consumatrici, che si sono ammalate di cancro dopo aver usato il talco per molto tempo. Vuole fare ricorso contro quanto deciso dalla Corte d’Appello. Alcune delle 22 donne risiedono fuori dai confini del Missouri, quindi secondo il marchio non dovrebbero nemmeno essere comprese nella sentenza.
La multinazionale americana ha assicurato che il suo prodotto è sicuro. Ha deciso comunque di non venderlo più negli Usa e in Canada.