L’ex di Naya Rivera fa causa per omicidio colposo: anche a nome del figlio

L'ex marito di Naya Rivera ha deciso di avviare una causa: la morte dell'attrice per lui si poteva evitare

L’ex marito di Naya Rivera, l’attrice di Glee, morta per annegamento lo scorso 8 luglio, è convinto che la tragedia si poteva evitare. Questo è infatti il motivo per cui l’uomo ha deciso di fare causa a nome suo ed a quello del suo bambino, che è un testimone. La denuncia è stata presentata lo scorso 17 novembre.

ex naya rivera denuncia
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Il dramma di questa giovane mamma si è consumato in una giornata che avrebbe dovuto essere all’insegna del divertimento, con il suo bimbo. I due avevano deciso di noleggiare una barca e di andare a nuotare nel lago Piru.

Naya Rivera conosceva molto bene quel posto, poiché era cresciuta lì vicino. I ragazzi del noleggio, però non vedendola tornare all’orario stabilito, sono usciti a cercarla. Pochi minuti dopo hanno fatto la terribile scoperta.

Hanno trovato il piccolo Josey Dorsey, solo sulla barca, ma della madre non c’erano tracce. Le ricerche sono partite immediatamente e 5 giorni dopo, le forze dell’ordine hanno trovato il corpo senza vita dell’attrice. Dall’autopsia è emerso che la sua morte è avvenuta per annegamento.

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La vicenda ovviamente ha fatto discutere, poiché negli ultimi anni sempre nel lago Piru, anche altre 26 persone hanno perso la vita.

Il motivo della cause di Ryan Dorsey, l’ex di Naya Rivera

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L’uomo con i suoi legali ha deciso di denunciare la contea di Ventura, dove si trova il lago e anche l’azienda turistica Parks Management Company, tutti con l’accusa di omicidio colposo.

Ovviamente nel verbale c’è scritto anche il nome del figlio, visto che era presente al momento della tragedia. Ha spiegato che in quel bacino non ci sono le segnaletiche di pericolo adatte. Inoltre, ha detto che anche nella barca noleggiata dall’attrice, non c’erano le attrezzature per le emergenze. Come per esempio: una scala accessibile, una radio ed i dispostivi di galleggiamento. Infatti, nella denuncia redatta dall’avvocato Amjad Khan, c’è scritto:

Mentre Naya e Josey stavano nuotando, la barca ha iniziato ad andare alla deriva, probabilmente a causa della corrente e del vento. Il bambino era più vicino ed è riuscito a risalire nell’imbarcazione. Si è aggrappato alla barca che oscillava avanti ed indietro.

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Josey sapeva che Naya era ancora in acqua e l’ha sentita gridare: ‘Aiuto! Aiuto!’ Il piccolo ha provato invano a cercare una corda per aiutare la madre a risalire sulla barca. Quando ha guardato di nuovo il lago, ha scoperto che Naya era ormai scomparsa. Ha gridato Aiuto ed ha pianto da solo finché non è stato trovato, più di un’ora dopo la tragedia.