La commovente lettera dei genitori di Giulia Tramontano

I genitori di Giulia Tramontano hanno inviato una commovente lettera durante la commemorazione per la figlia e per il suo piccolo Thiago

Una commovente e straziante commemorazione per Giulia Tramontano e il piccolo Thiago a Sant’Antimo, il comune di provenienza della giovane 29enne morta per mano del fidanzato Alessandro Impagnatiello.

Tramontano Giulia

I genitori di Giulia Tramontano hanno inviato una commovente lettera, che è stata letta sul palco dal parroco del posto. Erano presenti circa 20 mila persone. Tutti hanno voluto ricordare la ragazza incinta e il suo piccolo Thiago, a cui è stato impedito di conoscere il mondo.

Il nostro amore per Giulia e Thiago, eterno, smisurato e insaziabile, è la più ardente di tutte le fiaccolate in loro memoria. Nessun sentimento di odio potrà mai spegnere questo fuoco in cui ci struggiamo e riscaldiamo al contempo. Purtroppo non possiamo essere presenti a questa fiaccolata in memoria della nostra cara Giulia e di Thiago. Vogliamo però far arrivare a tutti i presenti il nostro messaggio di ringraziamento per la vicinanza mostrata. L’affetto e il calore di tutti voi sono per noi fonte di grande supporto. Per noi Giulia è e sarà per sempre madre premurosa, amorevole sorella e figlia indimenticabile.

Il delitto Giulia Tramontano

L’autopsia effettuata sul corpo senza vita di Giulia Tramontano ha evidenziato una triste verità. La ragazza di 29 anni, incinta al settimo mese, è morta a seguito di circa 37 coltellate, di cui due fatali alla gola. Non ha avuto modo di difendersi.

Giulia Tramontano fidanzato

Gli inquirenti credono che Alessandro Impagnatiello l’abbia colpita alle spalle e che abbia cercato di disfarsi, in modo crudele, anche del piccolo Thiago. Saranno i successivi esami a confermare o smentire questa orribile ipotesi.

Giulia Tramontano incinta

I rilievi effettuati in casa con il luminol, hanno evidenziato sangue in ogni stanza, soprattutto nel salotto. Gli investigatori hanno sequestrato i coltelli e un carrellino portapacchi, che Alessandro Impagnatiello potrebbe aver usato per spostare il corpo della sua fidanzata. Per il momento, le indagini non hanno trovato alcun riscontro con la confessione del 30enne. Le autorità credono che non abbia detto la verità su quanto accaduto.