La cugina di Alessandra Matteuzzi: “Voleva distruggere la sua bellezza”
Secondo la cugina di Alessandra Matteuzzi, Giovanni Padovani l'ha colpita al volto, sfigurandola, perché voleva distruggere la sua bellezza
Nelle scorse ore, sono emersi i primi risultati dell’autopsia effettuata sul corpo di Alessandra Matteuzzi. Giovanni Padovani, secondo il medico legale, ha colpito la sua ex con un martello per 20 volte, al volto e alla testa.
Dopo averla sfigurata, ha continuato ad inveire su di lei, con una panchina in ferro battuto trovata sotto il palazzo.
Oggi, dopo la notizia, parla la cugina di Alessandra Matteuzzi. Secondo la donna, il gesto di Padovani aveva il chiaro scopo di distruggere la sua bellezza. Se lui non poteva averla, nessun altro doveva.
L’aggressore ha voluto prima di tutto distruggere il viso di mia cugina, e quindi la sua bellezza; poi si è avventato anche sul corpo, che non sarebbe potuto essere di nessun altro al di fuori di lui. Sono convinta che dentro alla sua testa, negli istanti subito successivi all’omicidio, il suo pensiero fosse proprio questo.
La vicenda di Alessandra Matteuzzi
Alessandra Matteuzzi, 56 anni e Giovanni Padovani, calciatore di 27 anni, si erano conosciuti tramite i social. Avevano iniziato a sentirsi e poi a frequentarsi. Una relazione come tutte le altre, il giovane aveva conosciuto la famiglia e aveva trascorso diversi giorni a casa della donna.
Con i mesi però, qualcosa in Giovanni Padovani è cambiato. Ha iniziato ad essere ossessionato e geloso. Voleva che lei gli inviasse un video ogni 10 minuti, perché doveva sapere ogni sua mossa. Chiamava i parenti per fare domande su dove Alessandra si trovasse. Aveva manipolato le telecamere della casa e riusciva a vedere tutto. Aveva cambiato le sue password delle applicazioni di messaggistica, dei social e della mail.
Una volta le aveva messo lo zucchero nel serbatoio e staccato la corrente alla casa, per coglierla si sorpresa. Alessandra Matteuzzi era esausta e spaventata e aveva deciso di denunciarlo ai Carabinieri.
Quel giorno, era tornata da casa della sorella per dare da mangiare al cane. Le due erano al telefono. Di certo non si aspettava che Padovani la stesse aspettando sotto casa.
Hanno iniziato a discutere, attirando l’attenzione dei vicini. Poi, il 27enne si è accanito contro di lei con calci e pugni, ha preso il martello che aveva nascosto dietro un cespuglio e che si era portato da casa. L’ha picchiata anche con un panchina in ferro battuto che si trovava sotto il palazzo. Padovani è rimasto ad attendere le forze dell’ordine e si è fatto arrestate.