La delirante confessione del cognato di Marina Luzi davanti al Gip: “Per colpa sua i miei malesseri sono peggiorati”

Il cognato di Marina Luzi ha confessato il delitto davanti al Gip, esponendo motivazioni deliranti: "Ha agito con freddezza"

Il Gip ha convalidato l’arresto del cognato di Marina Luzi, la mamma di 40 anni morta a seguito di un colpo di pistola alla testa. Durante l’interrogatorio, Andrea Marchionni ha rilasciato dichiarazioni deliranti, che hanno confermato la sua pericolosità.

delitto Marina Luzi

L’uomo ha confessato di aver messo fine alla vita della cognata e compagna di suo fratello, nonché madre della nipotina di soli due anni, perché lo perseguitava. Tutta colpa del vaccino per il Covid, dopo il quale si sarebbe iniettata dei dispositivi talmente piccoli da non essere visti, attraverso i quali lo controllava e che hanno peggiorato i suoi malesseri fisici. Parole deliranti che hanno convinto il giudice a convalidare l’arresto e a sottolineare la pericolosità del soggetto e il rischio di reiterazione del reato.

La confessione del cognato di Marina Luzi

Marina appartiene alla massoneria ed è, non lei sola, la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche. Loro che si sono vaccinati, hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche. Sono due anni che mi perseguitano, sono stanco. Le ho sparato alla testa per non farla soffrire.

delitto Marina Luzi

Andrea Marchionni ha approfittato del fatto che Marina Luzi, in quel momento, fosse in casa da sola. Dopo averle sparato, si è recato davanti alle forze dell’ordine, con l’arma ancora in mano ed ha confessato il delitto.

Il Gip ha sottolineato che l’uomo ha agito con “assoluta freddezza” e con “una totale incapacità di controllare pulsioni e istinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna”.

delitto Marina Luzi

Marchionni è stato portato in prigione, in attesa del processo per il delitto della cognata. Al momento dei fatti, il marito di Marina Luzi si trovava fuori dall’abitazione insieme alla bimba di 2 anni. È stato lui a trovarla priva di vita e a lanciare l’allarme. La donna temeva le azioni del cognato, aveva raccontato alla sorella dei deliri di Andrea e della paura che potesse fare del male alla sua famiglia.