La famiglia di Alessandra Matteuzzi denuncia 25 persone

Sono 25 le persone che hanno pubblicato commenti fuori luogo dopo la morte di Alessandra Matteuzzi: la polizia postale le sta cercando

Sono ben 25 le persone denunciate dalla famiglia di Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni morta per mano del suo ex Giovanni Padovani.

Le molestie contro Alessandra Matteuzzi

Le forze dell’ordine sono al lavoro per rintracciarle, sono accusate di aver pubblicato commenti e mandato messaggi fuori luogo, sui social network, infangando la reputazione della donna deceduta.

Gli haters, che la polizia postale sta cercando di trovare, hanno criticato il modo di vestire di Alessandra Matteuzzi, hanno pubblicato insulti e parole d’odio. Qualcuno ha perfino dato la colpa ai suoi atteggiamenti, per la reazione del calciatore 27enne. Quest’ultimo si è presentato sotto casa della 56enne e si è accanito su di lei con un martello e con una panchina in ferro battuto.

Le molestie contro Alessandra Matteuzzi

Si erano conosciuti sui social, avevano iniziato a frequentarsi, ma poi Giovanni Padovani aveva iniziato a comportarsi in modo ossessivo. Era possessivo e geloso, la controllava ogni minuto, era perfino riuscito a rubare le sue password ed aveva assunto un investigatore privato per controllarla. Le sue paranoie lo avevano convinto che Alessandra lo tradisse. Una volta le aveva staccato la corrente, per costringerla a scendere ai contatori, mentre lui l’attendeva di soppiatto. Un’altra volta le aveva messo lo zucchero nel serbatoio dell’auto.

Alessandra Matteuzzi aveva denunciato il suo ex

La Matteuzzi era impaurita ed esasperata, tanto che aveva deciso di denunciarlo alle autorità. Ma prima che potessero partire le indagini o qualsiasi provvedimento, Giovanni Padovani ha spezzato per sempre la sua vita.

Racconto vicina Alessandra Matteuzzi

I vicini, allarmati dalla grida di Alessandra Matteuzzi, hanno allertato i soccorritori e le forze dell’ordine. Padovani era ben consapevole delle sue azioni, tanto che è rimasto ad attendere gli agenti e si è fatto arrestate, senza porre la minima resistenza.

Oggi la 56enne non c’è più e non può difendersi da quelle 25 persone che l’hanno infangata e criticata. Perfino un direttore della Croce Bianca ha scritto un commento sui social che è diventato virale e che gli ha comportato conseguenze nell’ambito lavorativo: “Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”.