La madre della bimba di 17 mesi in ospedale con abrasioni, conferma la sua versione
Milano, la mamma della bimba di 17 mesi ricoverata con abrasioni, conferma di nuovo la sua versione: non voleva farle del male
Nella giornata di giovedì 16 febbraio si è tenuta la seconda udienza per la madre della bimba di 17 mesi, ricoverata in ospedale con abrasioni. La 27enne anche in questa occasione, ci ha tenuto a raccontare la sua versione, ripetendo che in realtà non voleva farle del male.
La piccola al momento si trova in una struttura protetta, dopo le dimissioni dall’ospedale. Il Giudice ha disposto anche la sospensione per l’affidamento ai suoi genitori, infatti ora stanno cercando una nuova famiglia.
Da ciò che è emerso in queste ultime ore dalle indagini, la bambina negli ultimi 6 mesi è stata ricoverata in tre diversi ospedali. Aveva delle strane abrasioni sul corpo.
Era proprio la madre a portarla al pronto soccorso, chiedendo ai medici il perché aveva quel tipo di problema. Per tutto il tempo, l’hanno sottoposta alle cure del caso, ma i dottori dagli esami non riuscivano proprio a capire quale fosse il suo problema.
Solo dopo il ricovero al Policlinico di Milano, hanno iniziato ad avere dei sospetti sulla madre. Gli agenti hanno posto delle telecamere nascoste nella stanza ed hanno scoperto che era proprio lei a farle del male.
Dai filmati, si vede la donna che tira fuori un un deodorante spray da un calzino e lo spruzza sul corpo della figlia ad una distanza ravvicinata. Proprio quella sostanza nociva, le provocava le abrasioni.
Le indagini per la vicenda della bimba di 17 mesi con abrasioni
Le forze dell’ordine hanno posto gli arresti per la donna, ma lei sin da subito ha negato ogni accusa. Nella giornata di giovedì 16 febbraio si è presentata davanti al Gip per una seconda volta, ma ci ha tenuto a dire che lei non voleva farle del male.
Il suo legale Vincenzo Sparaco oltre ad opporsi all’adozione in un’altra famiglia, chiede che sia collocata a casa di alcuni loro parenti.
Ha anche chiesto per la sua assistita una perizia psichiatrica e che vengano disposti per la mamma i domiciliari a casa di alcuni parenti. Il giudice ha rigettato la prima richiesta, perché considera la donna pericolosa per la società.
Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa trista vicenda.