La Procura di Milano ha dato il nulla osta per la sepoltura della piccola Diana
La Procura di Milano ha dato l'ok per poter organizzare e celebrare il funerale di Diana, la bimba abbandonata e morta di stenti
La notizia è appena arrivata, la Procura di Milano ha dato il nulla osta per l’ultimo saluto e la sepoltura della piccola Diana. Dall’autopsia effettuata sul corpicino della bambina, non sono emersi elementi che abbiano stabilito una causa esatta della morte.
Diana è morta di stenti, per la fame, per la sete o forse per il caldo. L’unica cosa certa, è che è stata condannata a morte da sua madre. Alessia Pifferi l’ha abbandonata per sei giorni, in un lettino da campeggio, dentro una casa vuota. Nessuno ha sentito il suo grido d’aiuto.
I medici dovranno effettuare nuovi esami nelle prossime settimane, l’obiettivo è quello di individuare una causa certa del decesso, il giorno della morte, che dovrebbe risalire ad almeno 24 ore prima del ritrovamento e se le negligenze di Alessia Pifferi abbiano peggiorato lo stato di salute della piccola Diana, già delicato a causa della nascita prematura.
Si attendono anche i risultati della polizia scientifica sulle tracce di latte presenti nel biberon rinvenuto accanto al cadavere della bambina.
Alessia Pifferi potrebbe aver sedato la piccola Diana
Secondo le autorità, Alessia Pifferi potrebbe aver sedato Diana con un potente ansiolitico trovato in cucina, forse per tenerla calma fino al suo ritorno. Nonostante gli inquirenti abbiano rintracciato il proprietario dell’En, dopo che la stessa omicida ha raccontato che lo aveva lasciato a casa sua dopo una notte insieme e nonostante lo stesso abbia confermato la versione dei fatti, la presenza del farmaco nel latte assunto dalla piccola, spiegherebbe perché nessuno ha sentito il suo pianto mentre moriva di stenti.
I vicini di casa hanno raccontato di non aver sentito alcun rumore provenire dall’appartamento durante l’intera settimana.
Dagli esami, fissati per il 1 agosto, gli investigatori vogliono capire anche se sia presente il Dna della bambina sul beccuccio del biberon.
Alessia Pifferi è attualmente detenuta in carcere, in isolamento. Il suo legale, in un’intervista con Fanpage.it, ha spiegato che non è ancora lucida e non comprende ciò che è accaduto e soprattutto ciò che sta accadendo fuori dal carcere. Ha chiesto di essere presente al funerale di Diana: “Non capisce, è ancora presto per un incontro costruttivo”.