La rabbia del papà di Carol Maltesi dopo la sentenza
30 anni di reclusione, questa la condanna decisa per Davide Fontana. Il papà di Carol Maltesi ha espresso la sua rabbia sui social
Davide Fontana è stato condannato a 30 anni di reclusione, questa la decisione della Corte D’Assise. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo. Il papà di Carol Maltesi si è detto deluso, si aspettava una pena più severa dopo quello che l’uomo ha fatto a sua figlia. La stessa pena che si aspettavano tutti.
Non ho parole, 30 anni di carcere sono pochi per un mostro.
Parole di un papà arrabbiato, che si è sfogato attraverso un post su Facebook.
L’intera famiglia era certa di ascoltare una sentenza per la condanna all’ergastolo, ma il giudice non ha riconosciuto la premeditazione. La difesa ha puntato sul comportamento maldestro e confuso mostrato da Davide Fontana dopo il delitto. Non aveva un piano per disfarsi del corpo senza vita di Carol Maltesi, lo ha fatto a pezzi e tenuto nascosto in un piccolo congelatore. Poi lo ha chiuso in dei sacchi neri, dopo mesi in cui si è finto lei usando le sue carte di credito e rispondendo ai suoi messaggi e, infine, li ha gettati in un dirupo a Borno.
L’accusa però non la pensa così. Davide Fontana si era invaghito della sua amica e dopo aver assistito ad una chiamata tra lei e il suo ex compagno, si è lasciato accecare dalla rabbia. Carol Maltesi aveva espresso il desiderio di trasferirsi di nuovo vicino al suo bambino, affidato al papà.
Fontana è accusato di essersi finto un cliente e di averle chiesto un filmino. Carol ha chiesto aiuto proprio all’amico per realizzarlo e quando era legata e indifesa, Fontana si è accanito su di lei a colpi di martello.
Il legale della famiglia Maltesi ha commentato così:
Chiaramente non è quello che speravamo, ma finché non leggeremo le motivazioni c’è poco da dire. Ammazzare, depezzare, eviscerare, ritirare in un congelatore e gettare un corpo come fosse pattume, dice già tutto.