La storia incredibile di Gypsi Rose Blanchard, la ragazza che ha ucciso la madre che la teneva segregata in casa e che le faceva credere di essere malata

Gypsi Rose Blanchard ha vissuto per 20 anni segregata in casa per colpa di sua madre, le aveva sempre fatto credere di essere malata

Gypsi Rose Blanchard è tra le criminali più conosciute degli Stati Uniti e la sua storia si è diffusa in tutto il mondo. Per tanto tempo, le sue foto sono state pubblicate sulle prime pagine di tutti i giornali americani. Oggi la 32enne è tornata libera ed ha iniziato una nuova vita.

delitto madre Gypsy Rose Blanchard

Nel 2015, Gypsi Rose Blanchard è stata accusata di aver tolto la vita alla madre 48enne, Dee Dee Blanchard. Quest’ultima le faceva credere, sin da piccola, di avere la leucemia, costringendola alla sedia a rotelle e ad una vita tra le mura degli ospedali. Si era fatta aiutare da un ragazzo conosciuto online, che era poi diventato il suo fidanzato. Nel 2018, Gypsi è stata arrestata e condannata a 10 anni di reclusione.

Grazie alle indagini, gli inquirenti hanno scoperto che diversi medici, dopo aver visitato la ragazzina, non avevano riscontrato le patologie dichiarate dalla madre e avevano comunicato il sospetto che la donna soffrisse della Sindrome di Münchhausen. Si tratta di un disturbo mentale di un genitore che arreca danni fisici al proprio figlio, per farlo credere malato e attirare l’attenzione su se stesso.

delitto madre Gypsy Rose Blanchard

Oggi Gypsi Rose Blanchard è libera

Crescendo, la ragazza ha iniziato ad usare internet e a trovare il coraggio per liberarsi da quella prigione.

Dopo numerose sentenze, a dicembre è stata scarcerata ed è tornata sotto i riflettori. Oggi la 32enne è diventata una star dei social ed è riuscita a diventare famosa in tutto il mondo, proprio per aver raccontato la sua storia e aver trovato la comprensione di numerosissimi follower.

delitto madre Gypsy Rose Blanchard

Ora tutto il mondo parla di lei. L’ex fidanzato conosciuto online, Nicholas Godejohn è ancora in carcere, con l’accusa di delitto di primo grado. È stato proprio lui infatti a togliere la vita, con un coltello, alla madre della ragazza, mentre era nel suo letto.

Per 20 anni, Gypsi ha vissuto segregata in casa per colpa di sua madre, che l’aveva convinta di essere affetta da leucemia, asma e distrofia muscolare. Viveva su una sedia a rotelle e mangiava solo attraverso un tubo. Le rasava i capelli, tanto le “sarebbero caduti” e la costringeva a prendere numerosi farmaci. Non solo, aveva usato la sua malattia per ottenere donazioni benefiche.