La zia materna del piccolo Eitan Biran, rompe il silenzio dopo il rapimento: le sue dichiarazioni

Dopo il rapimento del piccolo Eitan Biran da parte del nonno, la zia materna ha deciso di rompere il silenzio

Nelle ultime ore è venuta fuori una nuova terribile notizia. Il piccolo Eitan Biran, il bimbo sopravvissuto al crollo della funivia del Mottatore, è stato rapito dal nonno materno e riportato in Israele. La zia dopo quanto accaduto, ha deciso di rompere il silenzio. Ha voluto spiegare il motivo dietro il loro gesto.

zia eitan biran
CREDIT: FACEBOOK

Non c’è pace per questo bambino. Purtroppo dopo la morte dei suoi genitori e del fratellino, sta vivendo un momento difficile a causa della battaglia legale che stanno affrontando i suoi parenti.

Dal crollo della funivia, il piccolo è affidato alle cure della zia paterna, Aya Biran, poiché è rimasta al suo fianco dal giorno della tragedia. Tuttavia, questa scelta della Procura di Pavia, non è mai andata bene ai familiari della madre.

Infatti il nonno e la zia materna, avevano fatto già un’istanza per poterlo adottare, ma la strada per poterlo riportare in Israele era molto lunga. I suoi parenti avevano la possibilità di vederlo tramite alcune visite programmate.

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Il rapimento è avvenuto nella giornata di sabato 11 settembre. Il signore è andato a prenderlo a casa della zia e avrebbe dovuto riportarlo intorno alle 18. La donna non vedendolo tornare, ha provato a contattarlo, ma non ha mai avuto una risposta.

Poche ore dopo ha ricevuto un messaggio in cui le dicevano che il piccolo era tornato a casa, in Israele. Il nonno lo ha portato via con un aereo privato, poiché aveva anche il suo passaporto.

La riposta della zia materna del piccolo Eitan Biran sull’accaduto

Gali Peleg, la zia materna del bambino, tramite un’intervista con Radio 103, nota emittente israeliana ha dichiarato:

Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni di salute e mentali. Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa. Come i suoi genitori volevano per lui. La custodia alla zia paterna risulta essere illegale.

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Parole che al momento non hanno un fondamento. I suoi zii paterni si dicono preoccupati, poiché il nonno poco tempo fa ha avuto anche una denuncia per maltrattamenti domestici. Inoltre, sono spaventati perché il piccolo a causa di questo trasferimento improvviso, ha interrotto le sue terapie.