Lacrime e commozione al funerale di Chiara Gualzetti
Ieri pomeriggio, nella Chiesa di Santa Maria di Monteveglio, si è celebrato l'estremo saluto a Chiara Gualzetti
Ieri, mercoledì 7 luglio, la chiesa di Santa Maria di Monteveglio, nel bolognese, e la piazza antistante si sono riempite di centinaia di persone. Tutte a lutto e per dare l’estremo saluto a Chiara Gualzetti. Molto suggestiva la presenza di arcieri in abiti medievali e molto toccante l’omelia letta dal cardinale Matteo Zuppi.
Sarà impossibile riprendersi del tutto dopo quello che è successo a Monteveglio domenica scorsa. La giovane Chiara Gualzetti, di soli 16 anni, è stata brutalmente uccisa da un suo coetaneo che lei considerava amico.
Le indagini tempestive delle forze dell’ordine hanno portato all’arresto del giovane soltanto 24 ore più tardi. Interrogato, il ragazzo ha confessato di essere stato lui, di aver agito da solo e di averlo fatto perché spinto da una voce demoniaca interiore che lo ha spinto a compiere l’efferato gesto.
Una perizia psichiatrica andrà a fondo alla vicenda e cercherà di capire se l’assassino di Chiara è pienamente in grado di intendere e di volere. Anche se il gip del Tribunale dei minori di Bologna ha confermato che nelle parole del giovane emerge una lucidità agghiacciante, che ha portato gli inquirenti a credere nella forte premeditazione e nella piena capacità intenzionale.
Il funerale di Chiara Gualzetti
Ieri, la rabbia ha lasciato spazio alla immensa tristezza. Si sono infatti celebrati i funerali di Chiara Gualzetti, davanti agli occhi della mamma e del papà della ragazza e a quelli di centinaia di concittadini.
Ad accogliere la bara, di colore bianco candido, una squadra di arcieri in abiti medievali. Il tiro con l’arco e le culture di quei tempi erano una grande passione di Chiara.
Molto toccante il messaggio del Cardinale Matteo Zuppi:
Chiara è morta piena di amore. Fidandosi. Perché dava amore e affetto a tutti e lo ha fatto fino alla fine. Non smetterà di farlo neanche ora. L’amore di Gesù ha vinto la morte e accende di vita le stelle del cielo. Sono in alto e ci aiutano ad alzare lo sguardo, a camminare, a sentire vicina la loro luce che ci raggiunge e ci entra nel cuore. La luce di Dio accende la stella luminosissima di Chiara e nel cielo la contempleremo perché anche noi possiamo uscire a riveder le stelle dopo questa notte terribile.