Lacrime e dolore durante l’ultimo saluto al piccolo Daniele Paitoni: “Pura gioia, ti ricorderemo così, mentre correvi in sella alla tua bici”
L'ultimo addio a Daniele Paitoni, il bambino di soli 7 anni ucciso dal padre il giorno di Capodanno. Applausi e palloncini bianchi e azzurri
Tanto dolore e tante lacrime durante l’ultimo saluto al piccolo Daniele Paitoni. Il funerale è stato celebrato ieri, 7 gennaio, all’oratorio di Schianno, dove è stato allestito un altare nel campo da calcio. Centinaia di persone hanno voluto dire addio al bambino di 7 anni, ucciso brutalmente da suo padre Davide Paitoni.
Amici, conoscenti, compagni di scuola, maestre, soccorritori e forze dell’ordine. Mamma Silvia in compagnia dei suoi genitori e quella piccola bara bianca.
Daniele si era trasferito da poco con la sua mamma a casa dei nonni materni, dopo la separazione con il padre. E nonostante vivesse da poco nella comunità, era riuscito ad integrarsi e a farsi amare da tutti.
Gli educatori dell’oratorio hanno ricordato i suoi grandi occhi e quel sorriso sul viso: “I tuoi occhi sul tuo viso paffutello rimarranno sempre nei nostri cuori. Questo eri: pura gioia, ti ricorderemo così, mentre correvi in sella alla tua bici da mattino a sera”. Le maestre non sono riuscite a leggere le loro parole d’addio, per il troppo dolore e i singhiozzi. Tanti altri hanno ricordato, prima della cerimonia, le giornate spensierate di Daniele.
Il pensiero del parroco per il piccolo Daniele Paitoni
Il parroco di Gazzada Schianno, don Stefano Silipigni durante il funerale ha ribadito di quanto troppo spesso i diritti degli adulti contano di più di quelli dei bambini e della loro protezione. Perché il piccolo Daniele Paitoni poteva stare con suo padre, agli arresti domiciliari per tentato omicidio? Il giudice gli aveva accordato di vederlo a Capodanno, ma da quella casa il bimbo di 7 anni non è più uscito. Il padre, la persona che avrebbe dovuto amarlo e proteggerlo, lo ha ucciso per vendicarsi della sua ex moglie.
Per non farlo urlare, secondo quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia, gli ha chiuso la bocca con uno straccio bagnato e poi gli ha tagliato la gola con un coltello. Con la stessa arma in mano, ha poi guidato fino a casa della sua ex ed ha aggredito anche lei. Per fortuna, quest’ultima è riuscita a salvarsi. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
Alla fine della cerimonia, tanti palloncini bianchi e azzurri sono volanti in cielo tra gli applausi dei presenti.