L’auto parcheggiata vicino al ponte, poi il triste epilogo: la vittima era conosciuta da tutti per la sua attività

Le persone possono compiere gesti estremi e lasciare gli amici e i propri cari nello sconforto. Alcune volte, prima di tali scelte, ci sono dei campanelli di allarme, ma in molte altri casi questo non accade. Purtroppo ieri, un noto ristoratore italiano si è tolto la vita gettandosi da un ponte. Dopo la caduta inutili i soccorsi dei sanitari e del soccorso alpino. La comunità di Tollo si stringe intorno alla famiglia di Pasqualino Palombaro.

Pasqualino Palombaro, uomo di 55 anni, residente a Tollo, piccolo comune italiano nella provincia di Chieti, si è tragicamente tolto la vita. L’allarme è scattato mercoledì 17 aprile intorno alle 9:00 del mattino. I primi ad allertare le forze dell’ordine sono stati due passanti che hanno notato un’auto parcheggiata lungo la carreggiata sul ponte di Salle, noto come ponte dei suicidi. Alto all’incirca 100 metri, questo ponte in passato è stato al centro di molte altre vicende come questa.

Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che, dopo un primo sopralluogo, hanno allertato sia il 118 sa il soccorso alpino, ma anche vigili del fuoco ed elisoccorso. Purtroppo per Pasqualino Palombaro non c’è stato nulla da fare. Noto in tutta la zona, ed anche a livello regionale e nazionale per la sua attività, lascia molti amici e parenti nel dolore. Pasqualino da sempre lavorava nel mondo della ristorazione. Il ristorante “Le Maschere” prima collocato a Tollo e, da qualche anno, spostato a corso Manthonè a Pescara, era rinomato per la sua cucina gourmet.

Pasqualino lascia una moglie, Graziana Carinci dipendente di Poste Italiane in un ufficio di Pescara, ed un figlio di 20 anni Paolo, studente universitario. Grazie al suo modo di essere, Pasqualino era amato da tutti, ed in molti stanno dimostrando il loro affetto con dolci messaggi. Tra questi, il sindaco di Tollo, Angelo Radica:

“Paolo era una persona tranquilla, seria, molto legata alla famiglia non ha mai dato alcun segnale che potesse far pensare ad una cosa del genere. Un mese e mezzo fa sono stato al ristornate, abbiamo parlato di vini, di tante cose, era sempre sorridente”

Un uomo di valore, un ristoratore di grande garbo che gestiva il suo locale con competenza e gentilezza, tanto che, nel tempo, molti clienti erano diventati anche amici.

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