Lavinia investita nel cortile dell’asilo: la condanna decisa per la maestra e la donna alla guida dell’auto
Le condanne dovranno essere confermate nei gradi successivi: le parole del papà della piccola Lavinia dopo la decisione del giudice
È arrivata la condanna per il caso della piccola Lavinia, la bambina investita nel cortile dell’asilo quando aveva 16 mesi, nell’agosto del 2018. La bambina era sfuggita al controllo della maestra ed era riuscita ad arrivare da sola all’esterno della struttura. Una madre, appena arrivata a riprendere il figlio, non si è accorta della sua presenza e l’ha investita. Da quel momento la vita di Lavinia e della sua famiglia è cambiata per sempre.
Una storia che per anni è rimasta nel cuore di tutti. Poche ore fa è stata diffusa la notizia della pena decisa, inaspettata e più severa rispetto a quella richiesta dal pm.
La maestra accusata di mancata sorveglianza di minore e di abbandono di minore, poiché ha in seguito accompagnato Lavinia in ospedale con la madre che l’aveva investita, lasciando soli gli altri bambini, è stata condannata a due anni e sei mesi senza sospensione della pena. Sei mesi in più di quanto richiesto dall’accusa. Mentre la madre che l’ha investita, è stata condannata ad un anno per lesioni colpose gravissime stradali, con sospensione della patente per un anno e con pena detentiva sospesa.
Il papà della piccola Lavinia
Condanne che ora dovranno essere confermate o ridotte nei gradi successivi. Il papà della piccola Lavinia ha commentato la sentenza così:
Sono state combinate delle condanne severe, il giudice è andato oltre le richieste del pubblico ministero sia per quanto riguarda la maestra che determinano la pena non sospesa. Qualora fosse confermata begli altri gradi di giudizio dovrebbe scontare una pena alternativa, pene accessorie. Non la galera, ma sicuramente un segnale importante. Anche per quanto riguarda la donna alla guida è arrivata una condanna imprevedibile. La stessa chiesta dal pm, in più è stata aggiunta la sospensione della patente. Finalmente restituisce un po’ di senso a questa storia che spesso è stata descritta come una tragica fatalità. Invece si tratta di una storia grave con responsabilità gravi.
Era l’agosto del 2018, Lavinia si trovava al centro estivo nel suo asilo. Come ogni mattina i genitori l’avevano accompagnata e erano poi andati a lavorare. Alle 10 di mattina, hanno ricevuto una chiamata straziante. Lavinia era stata investita ed era in gravi condizioni. Solo dopo aver cercato di capire cosa fosse davvero accaduto, è emerso che la minore si trovava da sola nel cortile della scuola, gattonava quando una madre è arrivata nel parcheggio, travolgendola. In quel momento la maestra era in bagno con un altro bambino. La donna ha urlato, attirando così l’attenzione dell’insegnate e insieme hanno portato Lavinia al pronto soccorso, lasciando soli gli altri minori. Sono sei anni che la piccola vive in uno stato vegetativo.