Le condizioni di Elisa Roveda in ospedale: è piantonata dai medici e dalla madre
Le condizioni di Elisa Roveda in ospedale: la madre ed il personale non la lasciano mai sola
Si trova ancora ricoverata in ospedale Elisa Roveda, la madre 44enne che nella mattina di venerdì 14 luglio, ha messo fine alla vita di suoi figlio Luca, che avrebbe compiuto un anno alla fine di questo mese. Ora è piantonata e la madre, non la lascia mai sola.
Tutta la comunità di Voghera è sconvolta da ciò che è successo in quella casa in via Mezzena. Tutti erano a conoscenza dei problemi di salute mentale di cui era affetta la donna.
Dal momento in cui si è consumato il delitto, lei si trova ricoverata nell’ospedale San Matteo di Pavia, nel reparto di psichiatria. La madre ed i medici, non la lasciano mai sola.
Questo perché hanno paura che possa commettere un gesto estremo nei suoi confronti. La tengono sedata, visto lo shock. Purtroppo era proprio quello che temevano negli ultimi tempi, quando le sue condizioni di salute sono peggiorate.
Lo stesso marito Maurizio Baiardi sapeva che la situazione della moglie era delicata. Infatti insieme alla suocera ed a una loro parente, facevano il possibile per non lasciarla mai sola. Mentre lui lavorava, le altre due donne andavano nella sua abitazione.
Il delitto commesso da Elisa Roveda
La coppia per 5 anni ha fatto il possibile per mettere al mondo un figlio. Infatti dopo l’arrivo dei piccolo Luca, tutti i concittadino dicono che le condizioni della donna erano migliorate. Sembrava essere felice.
Tuttavia, lo stesso marito ha detto che negli ultimi tempi in realtà era peggiorata. Quella mattina lui è dovuto uscire prima per una consegna e l’ha lasciata sola per circa un’ora, ma all’arrivo della nonna è emersa la triste realtà.
Elisa Roveda era seguita da una specialista privata. Erano convinti che potesse compiere un gesto estremo, ma mai nessuno avrebbe potuto immaginare che lo avrebbe fatto nei confronti di suo figlio.
Maurizio Baiardi ora è ospitato da alcuni parenti del posto, per il momento è tornato nella sua abitazione solo una volta, poiché i Carabinieri dovevano prendere dei documenti della donna rilasciati dalla psichiatra che la seguiva.