Le parole dei colleghi di Martina Patti, dopo l’omicidio della piccola Elena Del Pozzo

Omicidio Elena Del Pozzo, le parole degli amici dell'università di Martina Patti

In tanti sono sconvolti dalla terribile vicenda della piccola Elena Del Pozzo. Immaginare che la mamma le abbia tolto la vita, perché gelosa della nuova fidanzata dell’ex, è straziante. I suoi amici dell’università non avevano mai visto in lei atteggiamenti strani.

amici elena

Martina Patti aveva premeditato tutto. La bambina aveva passato la domenica con i nonni paterni e con lei, c’era anche il papà e la sua nuova ragazza.

Probabilmente è proprio questo aspetto che la donna non riusciva ad accettare. Non sopportava l’idea che quell’uomo si stesse rifacendo una vita senza di lei.

Per questo nella mattinata di lunedì 13 giugno, è andata a scavare la buca. Intorno alle 13 ha ripreso la figlia a scuola e proprio mentre si trovavano a casa, che con un coltello da cucina, ha deciso di uccidere la piccola Elena. Le ha inflitto 7 coltellate dietro la schiena e nella zona del collo.

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Subito dopo, ha chiuso il corpo in cinque sacchi neri e lo ha semisepolto in quella buca fatta precedentemente. Per evitare che qualcuno la scoprisse, circa 2 ore dopo l’omicidio, ha chiamato i suoi familiari dicendo che avevano rapito la figlia.

Inizialmente tutti le avevano creduto e vista la gravità dei fatti, le ricerche sono partite tempestivamente. Tuttavia, è solo nel primo interrogatorio che gli agenti hanno notato delle incongruenze. Alla fine, dopo la perquisizione nella casa, ha deciso di confessare.

Omicidio Elena Del Pozzo, le parole degli amici dell’università

Martina Patti in questo ultimo periodo stava frequentando l’università, con indirizzo scienze infermieristiche. Era vicina alla laurea. I suoi amici, sconvolti dall’accaduto, in un’intervista hanno dichiarato:

Martina sembrava sognare quello che volevamo tutti: una famiglia serena ed un lavoro solido. Diceva di essere una mamma orgogliosa. Mai ci saremmo aspettati una cosa simile. Era simpatica e tranquilla, una collega con la quale passavamo le pause pranzo.

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Martina è stata seduta tra quei banchi insieme a noi per tanti mesi. Sapevamo che era già laureata in scienze motorie e che aveva deciso di specializzarsi in infermieristica perché dava prospettive più solide. Era vicina alla laurea. Ora è tutto finito.