Le parole di Martina Patti sulle ultime ore di vita della figlia Elena Del Pozzo: l’ha uccisa in preda ad una furia omicida
Il ricordo di Martina Patti sugli ultimi minuti di vita di sua figlia Elena Del Pozzo
Era una bambina di 4 anni Elena Del Pozzo, felice e spensierata. La madre però, per cause ancora da chiarire dalle forze dell’ordine, nella giornata di lunedì 13 giugno, ha deciso di ucciderla, in preda ad una furia. Martina Patti ricorderebbe gli ultimi minuti di vita della sua piccola.
La bambina aveva passato la domenica dai nonni paterni. Aveva dormito con la zia e nella mattina di lunedì, la nonna l’ha accompagnata all’asilo, proprio come gli altri giorni.
La mamma è andata a riprenderla intorno alle 13. Elena era molto contenta di vederla. Infatti è andata di corsa tra le sue braccia, come mostrato nel video diffuso dai carabinieri.
Tuttavia, nessuno sa bene cosa sia accaduto, ma poche ore dopo quella stessa madre che lei abbracciava, ha deciso di mettere fine alla sua vita. Martina Patti nell’interrogatorio con gli inquirenti, ha dichiarato:
Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già mangiato a scuola, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta.
Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma. Ricordo che ho pianto tanto.
Il finto rapimento di Elena Del Pozzo messo in scena da sua madre
Martina Patti nella giornata di lunedì, dopo aver ucciso la sua bambina, ha chiamato i suoi familiari dicendo appunto che qualcuno aveva rapito la piccola all’uscita dall’asilo. Nella denuncia ha raccontato che tre uomini armati ed incappucciati l’hanno bloccata.
Subito dopo hanno preso la figlia e sono fuggiti via. Gli inquirenti l’hanno sottoposta ad un lungo interrogatorio nella notte, ma è solo dopo la perquisizione nella sua abitazione, che la mamma è crollata ed ha confessato tutto.
Ha accompagnato gli agenti in un terreno a circa 200 metri dalla casa, dove aveva sepolto la bimba dopo l’omicidio. Elena è morta per 7 coltellate che le sono state inflitte sulla schiena e nel collo, dalla persona che avrebbe dovuto proteggerla.