Levane, celebrato il funerale della bambina uccisa da suo padre
È stato celebrato il funerale della bambina uccisa da suo padre a Levane
La spiacevole tragedia è accaduta lo scorso mese di aprile a Levane, in provincia di Arezzo. È stato celebrato il funerale della bambina di circa 4 anni, uccisa da suo padre, con un coltello. L’uomo dopo averle tolto la vita e aver ferito il fratello più grande, si è gettato in un pozzo nel tentativo di suicidarsi, ma non c’è riuscito.
La funzione funebre è stata celebrata lo scorso 6 maggio, dentro il cimitero di Bucine, con un rito islamico, con la presenza di pochissime persone, rispettando il protocollo di sicurezza per l’emergenza sanitaria. La piccola Nabia è stata vittima di uno scatto di ira di suo padre, che si è avventato prima su di lei, non lasciandole scampo e poi suo figlio maggiore, ma il dodicenne è riuscito a fuggire, riportando soltanto qualche ferita alla testa.
La mamma dei bambini, secondo le notizie riportate, al momento dell’omicidio non era presente, poiché era uscita per fare la spesa.
La comunità di Bucine ha sostenuto tutte le spese per l’ultimo saluto della bambina e adesso sua madre e suo fratello maggiore, sono stati accolti all’interno di una struttura protetta.
Il padre, Billal Miah, 39 anni, di origini bengalesi, dopo essersi gettato nel pozzo, è rimasto incastrato ad una strozzatura a 3 metri di profondità. Un vicino, che ha visto l’uomo correre con in mano il coltello ricoperto dal sangue di sua figlia, ha allarmato le forze dell’ordine.
È stato tirato fuori dal pozzo, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco ed è stato portato all’ospedale della Gruccia.
Adesso si trova nel carcere di Sollicciano ed è in attesa di essere condannato in modo definitivo.
Non è ancora certa la ragione della sua rabbia e di quella reazione così violenta. I primi sospetti riguardano lo stress, il nervosismo e la situazione economica familiare.