Licata, bambino di 3 anni rischia di soffocare. Salvato dai Carabinieri

TRAGEDIA SFIORATA A LICATA: Carabinieri accorsi alle grida di una donna. Ecco cosa è successo.

L’episodio è accaduto a Licata, un comune italiano in provincia di Agrigento. I carabinieri stavano facendo un blitz, che alla fine ha portato all’arresto di ben ventiquattro persone, quando all’improvviso hanno sentito le urla di una donna. Era una zia disperata, perché il suo nipotino aveva ingoiato una gomma e stava soffocando. Il piccolo non riusciva più a respirare e lei non sapeva cosa fare.

Gli agenti dei Carabinieri, sono intervenuti immediatamente ed hanno salvato la vita del bambino, grazie alla manovra di Heimlich.

Si tratta di una tecnica di primo soccorso, che serve per rimuovere una ostruzione delle vie aeree. Consiste nell’utilizzare le mani e le braccia per esercitare rapide e profonde pressioni sull’area addominale, sotto lo sterno e sopra l’ombelico. La spinta va esercitata verso l’alto, cercando di comprimere il diaframma. In questo modo si vanno a comprimere anche i polmoni, così che l’oggetto che è andato ad ostruire la trachea, venga spinto fuori.

Tantissimi sono stati gli applausi per i Carabinieri, che non solo hanno portato a termine l’operazione, arrestando ventiquattro persone, accusate di essersi allacciati in modo abusivo alla rete idrica, rubando acqua e corrente, ma si sono mostrati umani, mobilitandosi alle grida di una donna e salvando la vita di un bambino di tre anni.

Sulla vicenda è intervenuto il colonnello Giovanni Pellegrino, che ha dichiarato: “determinazione nel perseguire i reati, ma sempre anche grande umanità e disponibilità ad aiutare gli altri per i Carabinieri”.

Il lavoro dei carabinieri, poliziotti, vigili urbani e anche i vigili del fuoco, non è affatto facile. E’ un lavoro che molto spesso, può essere anche pericoloso ma nonostante ciò questi grandi eroi continuano a salvare vite a fare in modo di fermare la crudeltà umana.

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