“Lo perdono, ma ero con mia figlia di 11 anni e avrebbe anche potuto…” Ha deciso di rompere il silenzio dal suo letto d’ospedale
La donna ora sta bene, ma non sa se riuscirà a tornare in quella piazza: il racconto dall'ospedale
Luisa Mangiapia, è questo il nome della donna che la sera dello scorso 4 aprile è stata colpita da un proiettile vagante, mentre si trovava nei pressi del parco giochi di piazza Italia a Fuorigrotta (Napoli), insieme alla sua bambina di 11 anni.
Intervistata da Fanpage.it, la donna ha voluto rompere il silenzio e rivolgere le sue parole a quella persona che ha aperto il fuoco in un luogo pubblico, mentre tantissimi bambini stavano giocando. Il colpo si è fermato nella sua gamba, il dolore è stato indescrivibile. Fortunatamente è stata soccorsa e ora sta bene, ma se al suo posto fosse stato colpito un bambino?
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno indagando, ascoltando tutti i presenti e visionando le telecamere della zona, al fine di individuare il responsabile. Gli agenti hanno rassicurato gli abitanti, che dopo quanto accaduto sono preoccupati e spaventati. Forse Luisa Mangiapia si è trovata nel mezzo di uno scontro della camorra? L’unica cosa di cui la donna è certa e di cui sono certi gli inquirenti, è che l’obiettivo non era lei. Si trovava al momento sbagliato, nel posto sbagliato.
Non ricorda quasi nulla di quei pochi minuti, ha raccontato all’inviata di Fanpage.it di aver sentito un dolore lancinante e di aver visto tantissimo sangue. Fortunatamente è stata colpita alla gamba destra e in pochi giorni potrà tornare a casa. Anche se tornare in quel posto, dove è solita passare per raggiungere la sua casa, non sarà facile. Non sarà l’unica che non porterà più sua figlia a giocare con le amichette in quel parco. Una tragedia è stata sfiorata e tutti ora chiedono che non capiti mai più.
Il sindaco ha mostrato tutta la sua vicinanza a Luisa e ha cercato di rassicurare i suoi cittadini. Anche Michele Di Bari, prefetto di Napoli, è intervenuto convocando una riunione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il racconto di Luisa Mangiapia
Io lo perdono, perché sicuramente non ha mirato a me. Però poteva succedere a un suo coetaneo, a una bambina, a chiunque. Mi dispiace per questo ragazzo, che sicuramente si sentirà anche pentito. Mi immedesimo nei suoi genitori. Non so cosa sia successo, sarà partito un colpo. Sarà dura tornare in quel posto. Mi dispiace per i bambini, anche loro impauriti, che erano contenti di avere un posto in cui giocare, con le giostrine nuove, e per le mamme, che erano felici di portarli lì. Io con mia figlia non ci andrò più, a meno che non venga istituito un servizio di vigilanza. Serve qualcuno che garantisca la nostra sicurezza, dopo che il parco è stato rimesso a nuovo e finalmente Fuorigrotta aveva un parco a disposizione
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