Lo sport piange la perdita di un grande uomo: un destino amaro quello di Stefano, morto a soli 65 anni
Cade da un albero e batte la testa: nulla da fare per Stefano Martinelli, direttore tecnico dell'Atletica Brescia
Una tragica fatalità quella che nella giornata di ieri, a Lozio, in Valcamonica, ha portato alla scomparsa di Stefano Martinelli. L’uomo di 65 anni, di Brescia, è deceduto mentre potava un albero nella sua seconda casa. Cadendo avrebbe battuto violentemente la testa su un muretto e per lui non ci sarebbe stato nulla da fare, se non constatarne il decesso. La città di Brescia piange una grande personalità dello sport.
Da Brescia, la sua città, Stefano Martinelli si era spostato a Lozio per qualche giorno insieme a sua moglie Carla. Li aveva una seconda casa e ieri, stando a quanto riportato, si stava occupando si sistemare il giardino. Era impegnato nella potatura di un albero e si era arrampicato su di esso.
All’improvviso deve aver perso l’equilibrio ed è caduto. L’altezza in cui si trovava non era elevatissima, circa due metri, ma nella caduta ha battuto la testa su un muretto di cemento ed ha perso immediatamente i sensi. Ad assistere alla scena c’era sua moglie, che subito ha allertato i soccorsi.
Sul posto sono arrivati in poco tempo i medici del 118, i Carabinieri di Breno e i Vigili del Fuoco. Era stato richiesto l’intervento anche di un elisoccorso decollato da Brescia, ma tutti gli sforzi non sono serviti ad evitare il peggio. Stefano non si è mai ripreso.
Il 65enne era molto conosciuto nella sua città, Brescia, per l’impegno sempre portato avanti nel mondo dello sport e in particolare in quello dell’Atletica. Era infatti direttore tecnico dell’Atletica Brescia 1950, che lo ricorda con un lungo e toccante messaggio di cordoglio pubblicato sui social. La società parla di lui come una persona insostituibile, che grazie alla sua dedizione e alla sua passione ha raggiunto negli anni risultati inaspettati. Poi prosegue:
Una grande perdita per noi difficile da accettare, un grande vuoto difficile da colmare. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi e per tutto il mondo dell’atletica. Sappiamo che sarai al nostro fianco per incitarci e spronarci in ogni competizione. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Un abbraccio a Carla e ai familiari da tutta l’Atletica Brescia 1950.