Lo straziante messaggio per Ivan, il 16enne trovato senza vita: “Proviamo profonda tristezza e vogliamo stringerci alla famiglia”
La scuola di Noventa si stringe al dolore della famiglia di Ivan, il 16enne scomparso e poi trovato senza vita nel fiume Brenta
Tanti i messaggi pubblicati nelle ultime ore, dopo la triste notizia del ritrovamento di Ivan, il 16enne scomparso. Si era allontanato da casa per recarsi alla sagra di paese, ma non è più tornato.
La sorella aveva lanciato l’allarme, entrambi di origini ucraine, erano arrivati in Italia nel mese di luglio, fuggiti dalla guerra. Non è chiaro cosa sia accaduto al 16enne, per giorni i soccorritori lo hanno cercato, sperando di riconsegnarlo sano e salvo tra le braccia dei suoi familiari. Purtroppo, le ricerche si sono concluse con un tragico epilogo. Ivan è stato trovato senza vita nel fiume Brenta, all’altezza del secondo ponte della ferrovia nel comune di Vigonza. Era stata proprio la sorella ad allarmare le forze dell’ordine, non riusciva più a contattarlo telefonicamente.
La mamma del ragazzo è rimasta in Ucraina, mentre il papà ha perso la vita. Si trovava in Italia insieme a sua sorella Oksana, che dopo la drammatica notizia ricevuta ha deciso di non rilasciare dichiarazioni.
Quanto accaduto ha gettato nello sconforto l’intera comunità. Poche ore fa è arrivato il triste messaggio d’addio della scuola di Noventa, dove il 16enne studiava:
Proviamo profonda tristezza e vogliamo stringerci all’affetto della famiglia di Ivan. Il dramma vissuto in queste ore ci lascia tutti sgomenti. Chiediamo di rispettare il dolore dei compagni e dei docenti che l’hanno accompagnato in queste prime settimane di vita scolastica.
Le indagini sulla scomparsa e il ritrovamento di Ivan
Gli inquirenti hanno aperto le indagini e stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Ivan. Per ora, non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di un gesto volontario. Tuttavia, il 16enne non ha lasciato biglietti o messaggi d’addio.
Chi lo conosceva, lo descrive come un ragazzo dolcissimo, che amava la vita. Voleva che tutto tornasse alla normalità, dopo quello che aveva visto in Ucraina con i propri occhi.