Lo strazio della madre di Jessica Camarosti, la 34enne deceduta dopo un incidente stradale
Il dolore e lo strazio della madre di Jessica Cimarosti, la 34enne morta in un incidente stradale mentre tornava a casa
Solo giorni di grande strazio e tristezza quelli che stanno vivendo i familiari di Jessica Cimarosti, la 34enne deceduta in seguito ad un grave sinistro. In realtà lei era appena uscita da lavoro e stava rientrando a casa, ma è proprio durante il tragitto verso casa che ha perso la vita.
Per tutta la comunità è un momento molto triste, visto che la donna aveva una bimba piccola, di soli 3 anni, che quella mattina quando lei è andata via, stava ancora dormendo.
Jessica era a bordo della sua Fiat 500 era appena uscita da lavoro e stava facendo rientro a casa dalla sua famiglia. Tuttavia, è proprio mentre si trovava lungo la strada statale 56, in direzione Pertegada, in provincia di Udine.
Quando all’improvviso, per cause ancora da chiarire dalle forze dell’ordine, si è scontrata contro una Peugeot che proveniva dal senso opposto. L’auto purtroppo è andata praticamente distrutta.
Gli agenti sono arrivati sul posto in pochi minuti, ma le condizioni di Jessica sono apparse molto gravi sin da subito. Per questo l’hanno trasportata in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia (Udine).
I dottori l’hanno sottoposta ad un delicato intervento, ma i tentativi di salvarla sono risultati vani. Dopo poche ore di agonia, purtroppo la donna ha esalato il suo ultimo respiro, troppo gravi i traumi riportati.
Lo strazio della madre di Jessica Cimarosti
Per la famiglia, vista la straziante perdita subita, è un momento di grande tristezza. La madre, contattata telefonicamente dal quotidiano Il Gazzettino, ha detto:
Sabato mattina intorno alle 7.30 è uscita di casa, la piccola dormiva ancora. Solitamente rincasava alle 13 e quando alle 13.15 non l’ho vista arrivare, mi sono chiesta il perché. Così ho chiamato la macelleria Bortolussi, dove Jessica lavorava e mi hanno detto che era partita da poco.
Sono trascorsi altri minuti, allora l’ho chiamata, non rispondeva. Mi sono preoccupata. Jessica era allegra, amava la sua bimba. Aveva un gruppo di amici con i quali usciva il fine settimana. Per me sarà sempre la mia bambina.