Luan e Alban, i gemelli morti bruciati vivi insieme ai genitori in Bulgaria in un incidente

Una vera e propria tragedia

Luan e Alban non ci sono più. Avevano solo 4 anni i gemelli morti bruciati vivi in un terribile incidente in Bulgaria, insieme alla mamma Avni e al papà Jihan Ahmeti. La famiglia viaggiava a bordo di un autobus che è andato in fiamme dopo un terribile e violento scontro contro il guard rail, che ha causato diverse vittime. La Bulgaria osserverà un giorno di lutto nazionale per questo tremendo incidente che ha causato la morte di molte persone.

Luan e Alban

Le strade della Bulgaria sono tra le più pericolose al mondo. È il secondo paese europeo per la scarsa sicurezza della sua viabilità. Ancora non si conoscono le cause dell’incidente, anche se l’ipotesi più probabile è quella di un colpo di sonno dell’autista, che viaggiava in un percorso per 800 km senza un cambio.

L’uomo è morto sul colpo. Non ha nemmeno potuto aprire le porte del mezzo per dare la possibilità alle persone che erano a bordo di mettersi in salvo. Il bilancio è tragico: 46 morti e solo 7 sopravvissuti, che sono riusciti a scappare spaccando i finestrini.

La maggior parte delle vittime dell’incidente avvenuto in Bulgaria, a soli 40 chilometri dalla capitale Sofia, proviene dalla Macedonia del Nord, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Il pulman stava rientrando nel paese dopo una gita nella città di Istanbul. Tra le vittime anche 12 bambini, tra i quali i due gemelli di 4 anni.

Moltissime le giovani vittime che frequentavano una scuola elementare di Skopje, Tra i sopravvissuti 4 uomini e 3 donne, di cui una ragazza di soli 16 anni, letteralmente scappati dalle fiamme. Hanno ustioni a mani e volto, ma nessuno è grave.

Due gemelli morti bruciati vivi tra le vittime

Sul caso le forze dell’ordine hanno aperto un’inchiesta. Anche se il premier ad interim bulgaro Stefan Yanev smentisce categoricamente che la causa sia da imputarsi alle pessime condizioni della strada.

gemelli morti bruciati vivi

Il colpo di sonno dell’autista, che a bordo non aveva un cambio, rimane l’ipotesi più accreditata. Anche perché non ci sarebbero in strada segni di frenata.