Luca Marengoni: un flash mob per ricordare il 14enne investito dal tram a Milano

L'associazione Massa Marmocchi ha voluto ricordare Luca Marengoni e, allo stesso tempo, lanciare un messaggio all'amministrazione

La città di Milano, in particolare l’associazione di volontariato “Massa Marmocchi”, ha organizzato un flash mob per ricordare Luca Marengoni. Ma anche per lanciare un messaggio sulla sicurezza delle strade metropolitane e i percorsi scuola casa. Tema che dopo la tragedia di via Tito Livio di martedì scorso ha fatto sempre di più discutere.

Luca Marengoni flash mob

Quando accaduto a Luca Marengoni, 14enne studente del liceo Einstein di Milano, nelle prime ore del mattino di martedì scorso, è stata una tragedia che ha mandato in mille pezzi il cuore di molti.

Mentre andava a scuola in bicicletta, il ragazzino è stato investito da un tram su Via Tito Livio ed ha perso purtoppo la vita sul colpo.

Purtroppo non è il primo episodio del genere che capita in Italia. Sempre a Milano, alcuni mesi fa, un altro ragazzino, sta volta di soli 11 anni, è stato travolto da un’auto in corsa e si è spento per sempre.

Oltre al dolore di una città intera, c’è anche la rabbia di coloro che pensano e credono che non ci sia abbastanza sicurezza sulle strade italiane.

Il flash mob organizzato ieri dall’associazione di volontariato Massa Marmocchi è servito non solo per mantenere vivo il ricordo di Luca Marengoni e Mohannad, ma anche per lanciare un messaggio alle istituzioni.

Flash mob per Luca Marengoni

Luca Marengoni Milano

L’associazione, da oltre 10 anni, si occupa di portare in strada centinaia di bambini e genitori e accompagnarli, in sicurezza ed allegria, verso scuola, ogni giorno.

Lo hanno fatto anche ieri, tuttavia non tenendo la musica accesa. Un segno di rispetto per Luca e la sua famiglia.

Luca Merengoni investito da un tram a Milano

Uno dei rappresentanti dell’associazione ha spiegato cosa li ha spinti a lanciare questo messaggio:

Luca è uno di noi: tanti dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato ai nostri ‘bike to school’ sono adesso alle superiori o all’Università. Questo venerdì abbiamo abbandonato la nostra musica, i nostri colori e i nostri modi gioiosi, per manifestare vicinanza alla famiglia di Luca. Ma allo stesso tempo per ribadire quanto stiamo chiedendo da quasi 10 anni: strade scolastiche sicure e una Milano inclusiva, a misura di tutte e tutti. La sicurezza stradale, la ciclabilità e pedonalità urbana devono diventare la priorità di questa amministrazione. Vogliamo una città dove i nostri figli possano crescere sperimentando autonomia.