Lucia Monteiro: cosa ha pensato la mamma di Willy dopo il processo
Il commovente intervento di Lucia Monteiro, durante l'evento benefico organizzato in memoria di suo figlio Willy Duarte
Durante il week end appena trascorso si è tenuta la seconda edizione dell’evento benefico intitolato “Willy… Stiamo Online“, in onore del giovane aiuto cuoco ucciso a Colleferro il 6 settembre del 2020. Ospite d’onore quest’anno Lucia Monteiro, mamma di Willy, che per la prima volta ha parlato e detto il suo pensiero, dopo la sentenza di primo grado dello scorso 4 luglio.
Come ormai tutti sanno, lo scorso 4 luglio si è tenuta l’udienza di primo grado per il processo riguardante l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto il 6 settembre del 2020 a Colleferro.
I 4 imputati, che a due anni di distanza continuano a definirsi innocenti e ad accusarsi a vicenda, hanno ascoltato nell’aula del tribunale di Frosinone la lettura da parte del giudice della Corte di Assise delle pene a loro refertate.
I Fratelli Marco e Gabriele Bianchi dovranno scontare l’ergastolo, Francesco Bellegia 23 anni di reclusione e Mario Pincarelli 21. Inoltre, il Tribunale ha deciso che tutti e 4 dovranno risarcire la famiglia di Willy con 550 mila euro, suddivisi tra genitori e sorella della vittima.
Gli avvocati difensori dei 4 imputati hanno già mostrato il loro disappunto sulla sentenza e annunciato che si procederà al ricorso in appello.
Chi invece non aveva ancora parlato, era proprio la mamma di Willy, che però lo ha fatto in questi giorni, in un evento importante dedicato a suo figlio.
Le parole di Lucia Monteiro
Lucia Monteiro, mamma del povero Willy, ha presenziato alla seconda edizione del “Willy… Stiamo Online“, un evento benefico organizzato dal comitato dei cappuccini di Paliano e dall’Accademia Musicale ARS Nova di Colleferro, che ha lo scopo di ricordare il ragazzo generoso che ha perso la vita per difendere un suo amico in una rissa.
La donna ha voluto dire la sua e spiegare che cosa ha pensato durante e dopo la lettura della sentenza per i 4 accusati dell’omicidio di suo figlio.
Quando si commette una violenza si fa male anche a sé stessi. Questo è quello che ho pensato sul processo e la condanna per quei quattro giovani. Ai figli si deve sempre parlare, perché se gli dici dieci parole, almeno una viene recepita, come dicevo a Willy, che con il suo sorriso mi rispondeva sempre di aver capito.