Luis Fernando Ruggieri: ieri l’ultimo saluto all’uomo ucciso ad Assago
Momenti di enorme dolore e commozione ieri a Trezzano sul Naviglio, nel giorno dell'ultimo saluto per Luis Fernando Ruggieri
Sono momenti di grandissimo dolore e di infinita commozione, quelli vissuti da tutti coloro che hanno voluto presenziare al funerale di Luis Fernando Ruggieri. Il 47enne boliviano, italiano d’adozione, ha perso la vita nel centro commerciale di Assago lo scorso 27 ottobre, per mano di Andrea Tombolini.
Nella giornata di ieri, giovedì 10 ottobre, nella chiesa di San Lorenzo a Trezzano sul Naviglio, si è svolto il rito funebre di Luis Fernando Ruggieri, il 47enne che esattamente due settimane prima aveva perso la vita nella tragedia al centro commerciale di Assago che ha scosso una nazione intera.
Quel giorno, il 27 di ottobre, erano centinaia le persone che tranquille stavano facendo compere al Milanofiori di Assago. Nel tardo pomeriggio, Andrea Tombolini, 46enne con gravi problemi psichici, ha preso un grosso coltello da cucina da uno degli scaffali del Carrefour e senza motivo ha iniziato a correre tra le corsie e colpire chiunque gli si trovasse davanti.
Sei le persone raggiunte dai fendenti dell’aggressore. Tra questi anche Luis, che si trovava lì non per fare acquisti, ma per lavorare. Era infatti uno degli addetti alle vendite del supermercato.
Tra tutti, il 47enne boliviano, residente in Italia praticamente da sempre, è stato colui che ci ha rimesso di più. Ha infatti perso la vita.
I funerali di Luis Fernando Ruggieri
Sono tantissimi quelli che ieri pomeriggio hanno voluto essere presenti all’ultimo saluto per Luis Fernando Ruggieri. Tantissimi coloro che hanno voluto abbracciare il papà adottivo Federico, colui che 40 anni fa era andato fino in Bolivia per poter donare a quel bambino una vita migliore.
Tante anche le istituzioni. Erano infatti presenti alcuni dei rappresentanti dei comuni coinvolti nella tragedia, della Regione e anche del Monza Calcio.
Quest’ultima ha consegnato un gagliardetto ai familiari e un mazzo di fiori, donato da Pablo Marì, il calciatore che quel giorno era presente al Carrefour e che è rimasto ferito da Tombolini a sua volta.
Molto commovente poi l’omelia del parroco e le lettere lette da diversi amici, tra cui quella degli ex colleghi dell’Esselunga, supermercato in cui Luis ha lavorato per oltre un ventennio prima di spostarsi al Carrefour.
Il momento più commovente, quello in cui si è chiuso il portellone del carro funebre, che ha poi accompagnato il 47enne al vicino cimitero. Il silenzio rotto solo dalle lacrime del papà e della compagna e dal lungo applauso dedicato a lui.