L’ultimo straziante addio a Veronica Amistadi ed al suo bambino: la lettera scritta dal suo papà

L'ultimo straziante addio a Veronica Amistadi ed al suo bambino, la lettera del suo papà e dell'ex marito di lei

Un momento di grande strazio e dolore è quello che i familiari di Veronica Amistadi e del piccolo Riccardo si sono trovati ad affrontare. Nella mattina di sabato 27 maggio hanno fatto i loro funerali e sono circa 500 le persone che hanno scelto di essere presenti.

funerali veronica

Il papà del bambino ed ex marito della donna, ha deciso di leggere davanti a tutti una straziante lettera. Ha voluto parlare dell’amore che provava per il figlio e della stima nei confronti della ex. L’uomo ha detto:

Veronica è stata una mamma straordinaria che nella vita ha avuto dei blocchi, causati dai suoi problemi. Domenica scorsa ero convinto di aver perso tutto, oggi invece comprendo quanto sempre prezioso e importante è stato quel tempo passato insieme a Riky.

Era un furbetto e ci ha investiti con questa opportunità di crescerlo. Credo che l’ultimo viaggio di Veronica non sia stato facile, la immagino sola e spaventata.

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E una persona di questo tipo porta con sé quelle che le possono dare aiuto, la persona che ama e di cui si fida di più. Riccardo era proprio questo, è stata l’unica persona a farsi carico di questa incombenza, accompagnando sua madre nel suo ultimo viaggio.

Il decesso di Veronica Amistadi e del suo bambino

Era la notte tra sabato 20 e domenica 21 maggio. Un passante sul ponte Mostizzolo, già nato per i gesti estremi, ha trovato una macchina con lo sportello aperto ed i fari accesi.

Ha lanciato tempestivamente l’allarme ed alle forze dell’ordine. Questi ultimi con l’aiuto del soccorso alpino ed i Vigili del Fuoco, hanno avviato tutte le ricerche del caso.

Tuttavia, è proprio poche ore dopo che hanno fatto la straziante scoperta. Sotto al torrente Noce, c’era i corpi senza vita di mamma e del suo bimbo di appena 4 anni.

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Veronica prima di compiere quel gesto estremo, ha fatto un’ultima telefonata alla sorella, in cui stavano cercando di organizzarsi per una gita. Inoltre, ha anche mandato una lettera in cui parlava del suo disagio, a diversi quotidiani locali. Purtroppo nessuno è riuscito a notare in lei la sofferenza che stava vivendo.