Lutto a Benevento: Alessandro Onofrio è morto a 28 anni il giorno della sua promessa di matrimonio
Lacrime e dolore in provincia di Benevento, dove Alessandro Onofrio è morto il giorno della promessa del suo matrimonio
Lacrime e dolore in provincia di Benevento, dove un operaio di soli 28 anni di nome Alessandro Onofrio, è morto nel giorno della sua promessa di matrimonio.
L’uomo lavorava come operaio di una ditta edile ed era impegnato in un cantiere di un condominio, quando è rimasto vittima di un incidente. Il braccio meccanico che reggeva il cestello si è spezzato e Alessandro è precipitato per 7 metri. Una caduta che gli ha comportato ferite purtroppo fatali. Il giorno successivo il suo cuore ha cessato di battere, dopo poche ore di ricovero all’interno dell’Ospedale San Pio.
Lo stesso giorno, il futuro sposo avrebbe dovuto fare la sua promessa di matrimonio alla sua amata compagna e sua futura moglie. La coppia si sarebbe poi dovuta sposare l’8 dicembre. Un sogno che purtroppo non riusciranno mai a realizzare.
La comunità è sconvolta da quanto accaduto. Tutti conoscevano e amavano Alessandro Onofrio. La notizia della sua morte ha portato tanto dolore. In molti stanno mostrando supporto e vicinanza alla famiglia e alla futura moglie, che si ritrovate ad affrontare una perdita inaspettata e straziante.
La indagini sulla morte di Alessandro Onofrio
Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Sarà un consulente tecnico a fare una perizia dettagliata sul cestello e a stabilire se la morte di Alessandro Onofrio si sarebbe potuta evitare. Purtroppo l’uomo non è l’unica vittima sul lavoro.
Sono diversi gli episodi che hanno sconvolto l’Italia nell’ultimo anno. Come quello di Luana D’Orazio, un’operaia di soli 22 anni che è morta lo scorso 3 maggio in una ditta tessile di Montemurlo. Mentre stava svolgendo il suo normale turno di lavoro, l’orditoio l’ha agganciata, fino a trascinarla al suo interno e a schiacciarla, spezzando così per sempre la sua giovane vita. Sono tre le persone indagate per la morte della giovane, ritenute responsabili di aver manomesso il macchinario.