Ferrara, bambino di un anno morto in casa: le indagini delle forze dell’ordine

Ferrara, i nuovi dettagli emersi sulla tragica morte del bambino di un anno

Sono ancora in corso le indagini per la tragica morte del bambino di un anno. Le forze dell’ordine ora stanno cercando di capire cosa sia accaduto in quell’abitazione prima del loro arrivo. Inoltre, sono emersi dettagli importanti sulla famiglia e sulle condizioni in cui vivevano.

indagini bambino un anno

La prima telefonata ai sanitari, è arrivata intorno alle 6 del mattino di giovedì 17 giugno. La donna di 29 anni, che vive a Ferrara, ha chiesto aiuto poiché il suo bimbo era senza vita nel letto.

Sul posto sono arrivati i medici e anche le forze dell’ordine. È stata proprio la madre ad aprire la porta agli agenti e appena li ha visti, ha urlato: “L’ho ucciso io!” Aveva dei tagli sulle braccia ed ha minacciato più volte di volersi togliersi la vita.

Tutti si sono resi conto che era in uno stato di grave shock. Infatti, quando ha visto i carabinieri si è anche scagliata contro di loro. Hanno dovuto lavorare a lungo per riuscire a calmarla.

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I medici, invece, hanno provato a rianimare il bambino per 45 minuti. Però, alla fine non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso. Il cuore purtroppo non ha mai ripreso a battere. Inoltre, sul suo corpo non c’erano segni di violenza.

I retroscena sulla famiglia del bambino di un anno morto nel letto

Nell’abitazione dove si è consumata la tragedia, c’erano anche gli altri 2 figli della donna, di 9 e 5 anni. All’arrivo delle forze dell’ordine anche loro erano sotto shock, nel vedere le condizioni della madre e nel sentire quella confusione.

Il padre tunisino di 36 anni, non era in casa. Ha raccontato agli agenti che lo hanno sottoposto ad un interrogatorio, di esser andato via circa un mese fa, per dei problemi con la moglie.

La famiglia era già nota agli assistenti sociali. Da ciò che è emerso, la mamma è tossicodipendente ed ha anche avuto problemi di salute mentale. Ora infatti è ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Cona. Non risulta essere in stato di fermo.

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Tuttavia sarà solo l’autopsia sul corpo del piccolo a dare delle risposte più concrete su ciò che è accaduto. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro l’abitazione e al momento non escludono nessuna ipotesi.