Lutto a Pesaro, Alice Fraternali è morta a 19 anni a causa di un brutto male

Il dramma di Alice Fraternali, morta a 19 anni a causa di un brutto male: è tornato all'improvviso questa estate

Si chiamava Alice Fraternali e purtroppo è deceduta a causa di un brutto male, che tornato questo estate non le ha lasciato scampo. In tanti in queste ore stanno cercando di mostrare affetto e vicinanza ai suoi cari, colpiti dall’improvvisa e straziante perdita.

alice morta

Il funerale è stato celebrato nella mattina di sabato 26 agosto e sono tante le persone che hanno deciso di essere presenti. La 19enne era molto conosciuta nel piccolo comune in cui viveva.

Alice aveva 19 anni e dopo essersi diplomata, ha deciso di intraprendere la strada per diventare un’infermiera. Desiderava diventarlo ed infatti si impegnava ogni giorno per portare avanti il suo obiettivo.

Nel 2020 per caso, ha scoperto che purtroppo era affetta da un Melanoma, un brutto male che in un primo momento sembrava essere guarito. Alice ha continuato la sua vita e tutto sembrava essere ormai un ricordo.

alice morta

Durante questa estate però, la malattia è tornata, questa volta però più aggressiva di prima. I medici sin da subito hanno cercato di fare il possibile per cercare di aiutarla, ma si sono presto resi conto che la situazione era grave.

Purtroppo il brutto male non le ha lasciato scampo. Alice si è spenta per sempre nella giornata di giovedì 24 agosto, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi le voleva bene.

L’ultimo addio ad Alice Fraternali

La ragazza lascia la mamma Natascia, il papà Claudio e la sorella minore Emma, di soli 16 anni. Inoltre, tutte le persone che l’hanno conosciuta hanno voluto ricordarla, soprattutto per la sua dolcezza e spontaneità.

Il funerale è stato celebrato nella mattina di sabato 26 agosto nel parco dei Tigli di Borgo Santa Maria, un luogo che per la giovane era speciale, visto che ci passava molto tempo con gli amici e la famiglia. Il padre nel parlare di Alice ha detto:

alice morta

Aveva un carattere determinato e dolce che, grazie al suo spirito guerriero ha sempre tranquillizzato la comunità e noi familiari sull’andamento della sua malattia. Era lei l’ago della bilancia della nostra famiglia, era lei che risolveva le cose.