Maltempo in Italia nei prossimi giorni: è allerta in queste Regioni
La Protezione Civile dà allerta gialla in queste regioni
Secondo le previsioni del tempo di sabato 9 e domenica 10 marzo l’Italia continuerà ad essere colpita dal maltempo, che già tanti problemi ha provocato nel mese di marzo. Da diversi giorni l’intera penisola è, infatti, colpita dalle intemperie e anche nel week-end alle porte la popolazione dovrà adottare ogni contromisura del caso. Nello specifico, la Protezione Civile ha diramato un’allerta gialla su dieci regioni: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.
Previsioni tempo sabato 9 e domenica 10 marzo 2024: la Protezione Civile dà allerta gialla in ben dieci regioni
Piogge, nevicate e temporali potrebbero arrecare dei seri disagi agli abitanti, pertanto vale sempre la raccomandazione di adottare la massima prudenza, senza correre dei rischi inutili, dettati da semplice superficialità. Tra venti e mari mossi, si profilano ore parecchie intense, nelle quali gli esperti invitano a non mettersi in viaggio, salvo stretta necessità. Seppure ci siano stati periodi ancora più preoccupanti, è preferibile mantenere la guardia alta.
Partendo dalle previsioni di domani, sabato 9 marzo 2024, le precipitazioni interesseranno larga parte dell’Italia, concentrate perlopiù in Lazio, Abruzzo, Molise e Meridione. Nel corso della 24 ore, sarà interessato anche il Nord, con nevicate oltre i 700-900 metri di quota. I residenti delle zone montane saranno esposti a pericoli degni di nota. Lo stesso vale in merito a domenica 10 marzo, quando i fenomeni proseguiranno, fino a quote intorno agli 800 metri.
A proposito di domenica, non sono neppure da escludere temporali, specialmente al mattino in Liguria e Toscana, e, nel pomeriggio, nel Lazio. Qualche pioggia nel tardo pomeriggio ci sarà in Molise e Campania, ma in generale il quadro del Sud sarà migliore. In definitiva, l’imminente fine settimana sembra sarà meno burrascoso rispetto a quanto paventato nel precedente, sul quale la Protezione Civile si era spinta all’allerta arancio.