Mamma toglie la vita al suo bambino di 9 anni: “era diventato un peso economico”

Il bambino che vedete nelle immagini di seguito, si chiamava Rhuan Maycon ed aveva soltanto nove anni. E’ stato trovato morto, ucciso e fatto a pezzi, lo scorso 31 maggio. I suoi resti sono stati rinvenuti all’interno di alcuni zaini, lasciati in un canale sotterraneo, a Samambaia, una regione del distretto federale brasiliano. A compiere il brutale gesto è stata sua mamma, una ventisettenne di nome Rosana da Silva Auri Candido.

Secondo quanto riportato, la donna non avrebbe agito sola, bensì con l’aiuto della sua attuale compagna, una ragazza di 28 anni, di nome Kacyla Priscyla Santiago Damasceno.

Il piccolo Rhuan, per cinque anni, ha vissuto segregato e soprattutto maltrattato, dalla persona che avrebbe dovuto crescerlo e prendersi cura di lui.

Le due donne lo avevano isolato da tutto, impedendogli di andare a scuola e di socializzare con altri bambini della sua età.

Secondo quanto dichiarato dal delegato Guilherme Melo, il bambino è stato ucciso in modo crudele: 11 coltellate, una delle quali ha colpito il cuore. E’ stata sua mamma ad ucciderlo, mentre la sua compagna lo teneva fermo. Poi, insieme, hanno cercato di sbarazzarsene.

Adesso le due donne sono accusate di omicidio colposo, tortura, occultamento di cadavere, gravi lesioni corporali e frodi procedurali, poiché hanno cercato anche di pulire il luogo in cui il bambino è stato ucciso.

Entrambe sono state arrestate lo scorso 11 giugno e adesso si trovano separate e in isolamento, fino alla sentenza.

La pena potrebbe arrivare addirittura a 57 anni di reclusione.

Secondo quanto riportato sulle più note testate locali, le due consideravano il bambino, soltanto un peso economico.

Sua madre lo avrebbe ucciso per vendetta a suo padre e ai suoi nonni. Non lo amava. Odiava il suo figlio maschio.

Adesso starà al giudice decidere la condanna per le due donne.

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