Marco Padovan muore mentre fa jogging. Uno straniero lo ha soccorso, ma nessuno al 112 parlava inglese

Il rammarico del fratello di Marco Padovan, morto mentre faceva jogging: "Un uomo ha chiamato i soccorsi, ma nessuno parlava inglese"

Marco Padovan ha perso la vita a soli 47 anni, mentre stava facendo jogging nei pressi del parco del Ticino. Il fratello Francesco ha deciso di rompere il silenzio su cosa è successo, attraverso un’intervista con il Corriere della sera.

morte Marco Padovan

L’uomo ha raccontato che suo fratello stava facendo jogging vicino al fiume, quando si è accasciato a terra dopo un improvviso malore. Si trovava in un punto un po’ isolato e non era la prima volta che si recava in quella zona, la conosceva molto bene.

Il primo ad accorgersi di ciò che era accaduto, è stato un uomo di Londra, che da qualche mese si trovava in Lombardia. Un uomo che parlava soltanto inglese.

morte Marco Padovan

Quando ha visto Marco Padovan colpito da quel malessere, ha subito chiamato il 112. Ma come ha spiegato Francesco, nessuno dall’altra parte della cornetta parlava inglese. Ecco le sue parole:

Il pilota inglese mi ha raccontato che era impossibile comunicare in modo adeguato, perché chi ha risposto non parlava mezza parola di inglese. Dopo alcuni minuti al telefono, finalmente gli hanno passato qualcuno in grado di comprendere la sua lingua.

Con il suo racconto, il fratello di Marco ha voluto spiegare il perché i soccorsi sono arrivati in ritardo. Si è sentito male ed è deceduto per cause naturali, ma forse le cose sarebbero potute andare diversamente, se gli operatori sanitari avessero agito in modo più tempestivo.

Mi chiedo come andrebbe in futuro se accadesse a qualcun altro. Gli operatori che rispondono al telefono devono sapere l’inglese, punto e basta.

morte Marco Padovan

È passato diverso tempo da quell’indimenticabile giorno, che ha stravolto la vita della famiglia. Ciò che Francesco sa, è che oltre al turista inglese, anche altre persone si sono fermate nel tentativo di prestare soccorso a suo fratello. Tuttavia, ancora oggi non conosce la loro identità.

Ha spiegato che il suo desiderio è quello di ritrovarle, per poterle ringraziare e anche per scoprire più dettagli di cosa sia accaduto in quel tristissimo giorno.

Rimane per noi rammarico di questi soccorsi a nostro parere un po’ tardivi.