Marco Pancaldi travolto da un uomo positivo a diverse droghe
L'uomo alla guida del furgoncino che ha travolto e ucciso Marco Pancaldi era sotto l'effetto di svariate sostanze stupefacenti
C’è uno sconcertante aggiornamento sulla vicenda legata al tragico incidente avvenuto a Caino, nel bresciano, dove ha perso la vita il 30enne Marco Pancaldi. Il conducente del Fiat Fiorino che si è scontrato contro la moto della vittima, un 48enne della zona, è risultato positivo al droga test. Nel suo sangue sono state rinvenute tracce di diverse sostanze stupefacenti. Ora è accusato di omicidio stradale.
Erano da poco passate le 16:00 del pomeriggio di venerdì scorso, l’11 di agosto, quando la vita di un ragazzo di soli 30 anni di Montichiari si è spenta in un attimo.
Lui, Marco Pancaldi, era a bordo della sua amata moto, una Benelli, e percorreva la strada statale 237, in prossimità di Caino in provincia di Brescia.
Subito dopo una semicurva si è ritrovato davanti un mezzo, un furgoncino Fiat Fiorino, e l’impatto frontale è stato inevitabile.
Sul luogo dell’incidente sono subito intervenuti i soccorritori a bordo della ambulanze e di un elisoccorso ma Marco, sbalzato sull’asfalto molto violentemente, era già deceduto. Per lui non è stato possibile far nulla.
La notizia è subito circolata in tutta la zona, arrivando anche a Montichiari, dove lui viveva e lavorava nella sua concessionaria di auto e moto.
Quella di venerdì non è la prima tragedia che capita alla famiglia di Marco. Lui e sua mamma Valeria, infatti, non molto tempo fa avevano perso il loro papà e marito.
Arrestato il responsabile della morte di Marco Pancaldi
Oltre ai soccorritori medici, sul luogo del sinistro sono subito arrivati anche i Carabinieri, che con il supporto degli agenti della Polizia Locale hanno effettuato tutti i rilievi del caso.
Il conducente del Fiorino, soccorso anche lui, è stato sottoposto ai classici alcool e droga test, che hanno dato risultati sconcertanti.
L’uomo, un 48enne originario e residente della zona, è infatti risultato positivo. Nel suo sangue sono state evidenziate tracce di diverse sostanze stupefacenti, alcune delle quali molto pesanti come metadone, cocaina, oppiacei e cannabinoidi.
La Procura, che ha ovviamente aperto un’indagine per il reato di omicidio stradale e il pubblico ministero di turno ha già convalidato il fermo per l’automobilista, che ora dovrà rispondere del reato sopracitato.