Maria Angioni: iniziato il processo contro l’ex pm del caso Denise Pipitone
È iniziato il processo contro Maria Angioni, l'udienza è stata rimandata al 10 gennaio: l'ex pm si è detta fiduciosa e speranzosa
È iniziato il processo contro Maria Angioni, l’ex pm che indagò sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone e che, dopo 17 anni, grazie alla sua testimonianza ha permesso che le indagini fossero riaperte e che il caso tornasse sotto i riflettori.
Dopo che ha parlato di bugie e depistaggi, la Procura di Marsala ha deciso di riaprire le indagini. Maria Angioni è stata ascoltata come persona informata dei fatti e dopo gli interrogatori, è stata accusata dalla stessa Procura di falsa testimonianza.
L’ex pm dovrà affrontare un processo, ma si dice fiduciosa e certa che la verità verrà fuori. Il processo è iniziato ieri 23 dicembre e l’udienza è stata rinviata al 10 gennaio.
Le parole di Maria Angioni al termine della prima udienza
Abbiamo una lista testi che contribuirà a ricomporre i vari tasselli. Solo così si capirà qual è stata la sorte della bambina, la cui scomparsa è un vulnus, una ferita, per la Repubblica, per lo Stato. Io ho massima fiducia nella magistratura, della quale, del resto, faccio parte. Ognuno, in questa vicenda, secondo le sue prerogative, ha fatto il suo dovere.
Secondo Maria Angioni sono diversi gli elementi non analizzati e che oggi potrebbero portare alla verità. Una bambina di 4 anni è sparita nel nulla, qualcuno l’ha rapita e lei è ottimista sul suo processo, perché potrebbe far luce su molte cose.
In diretta tv, l’ex pm aveva spiegato quali erano i fatti contestati dalla Procura. Il primo riguarderebbe una telecamera che non funzionava e che lei fece sostituire. E il secondo riguarderebbe delle persone ascoltate in modo troppo superficiale, poiché secondo lei avevano rapporti “particolari” con gli inquirenti.
Ha sempre affermato di voler andare a processo, perché speranzosa di poter far luce su tutti i punti bui.
Nel frattempo, il Gip di Marsala ha deciso di accogliere la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura sul caso della piccola Denise Pipitone. Una notizia che l’Italia non si aspettava e che Piera Maggio ha dovuto accettare. Ogni speranza ora è riposta nella commissione d’inchiesta.