Maria Cirafici strangolata con un cavo elettrico: il movente della madre
Maria Cirafici strangolata dalla madre con un cavo elettrico: perché la 74enne ha compiuto questo triste gesto
È una confessione piena, quella fornita dalla signora Sisinia Fanni al procuratore aggiunto Ennio Petrini e al sostituto Daniela Randolo, riguardo l’omicidio di sua figlia, la 43enne Maria Cirafici. L’anziana ha fornito la sua versione sia del movente che delle modalità con cui ha tolto la vita a sua figlia.
Erano le 20:30 circa dello scorso martedì 9 gennaio quando il numero di emergenza di Palermo riceveva una telefonata agghiacciante.
All’altro capo della cornetta c’era la signora Sisinia Fanni, 74enne residente in un palazzo di via del Visone, che richiedeva l’intervento di qualcuno poiché aveva appena tolto la vita a sua figlia, strangolandola.
Sul posto si sono precipitate le forze dell’ordine e i soccorritori medici, che al loro ingresso nell’appartamento hanno effettivamente accertato il decesso della figlia della donna.
La vittima si chiamava Maria Cirafici, aveva 43 anni e da qualche tempo, dopo la fine del suo matrimonio, era tornata a vivere proprio con sua madre.
Trasferita in caserma, la 74enne avrebbe di nuovo confessato il delitto. Nell’interrogatorio, rilasciato davanti al procuratore aggiunto Ennio Petrini e al sostituto procuratore Daniela Randolo, Sisinia Fanni avrebbe parlato anche del suo movente e delle modalità dell’omicidio.
Perché Sisinia Fanni ha ucciso sua figlia Maria Cirafici
Stando a quanto raccontato dalla madre, Maria soffriva da molto tempo di una grave depressione. Condizione che gravava pesantemente in casa e che aveva portato la signora Sisinia alla disperazione.
Disperazione che, arrivata al culmine nella giornata di martedì, l’ha portata a compiere un gesto così drammatico.
“L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei“: avrebbe dichiarato la 74enne, che ha poi spiegato agli inquirenti anche le modalità in cui ha compiuto il delitto.
La signora ha raccontato che sua figlia stava dormendo sul divano, quando ha preso un cavo elettrico e glielo ha avvolto e stretto intorno al collo.
L’autopsia, disposta dalla procura, chiarirà se le dichiarazione della Fanni siano veritiere o meno. Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi dagli investigatori.
Potrebbero risultare importanti anche le testimonianze dei parenti e dei vicini di casa delle due donne.