Marina, mamma di Marco Vannini, in lacrime dopo la sentenza di condanna per i Ciontoli

Le lacrime di Marina, mamma di Marco Vannini

Marina, la mamma di Marco Vannini, ucciso sei anni fa mentre si trovava a casa della sua fidanzata Martina, ha commentato la sentenza di condanna per omicidio nei confronti della famiglia Ciontoli. In lacrime dopo la sentenza, la donna ha mostrato tutta la sua soddisfazione perché la giustizia ha fatto il suo corso.

Sentenza di omicidio

La sentenza sull’omicidio del giovane Marco Vannini ha condannato in via definitiva Antonio Ciontoli a 14 anni di prigione per omicidio con dolo eventuale e la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio.

Marco Vannini è morto nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015 a Ladispoli, mentre si trovava nella casa della fidanzata Martina. I giudici hanno confermato la sentenza d’appello, respingendo il ricorso dei legali della famiglia Ciontoli, perché tutti hanno mentito e tenuto condotte omissive e reticenti.

Gian Domenico Caiazza, legale della famiglia Ciontoli, ha detto che i suoi assistiti hanno ricevuto una condanna in via definitiva. Tutti si costituiranno in carcere per iniziare a scontare la pena prevista dai giudici.

Il pianto di Marina, mamma di Marco Vannini

La signora Marina, mamma del giovane brutalmente ucciso, dopo la sentenza è scoppiata in un pianto liberatorio. I parenti e i conoscenti che hanno atteso le parole dei giudici fuori dal tribunale si sono lasciati invece andare a un forte applauso.

Marina mamma di Marco Vannini

La mamma del ragazzo ucciso dalla famiglia della fidanzata ha detto al microfono dei giornalisti:

Ci siamo battuti per 6 anni, la paura c’è sempre ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Ora giustizia è finalmente fatta.

Mentre Valerio, il padre di Marco, ha aggiunto:

Sono contento che finalmente sia stata fatta giustizia per mio figlio Marco. Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò.