Marta Ghilardini: “Beppe è morto per cause naturali e poi lo hanno gettato nel pozzo”
Marta Ghilardini, la moglie di Giuseppe Pedrazzini, ha dichiarato che suo marito è morto a marzo per cause naturali e gettato nel pozzo
Quella degli ultimi giorni potrebbe segnare una svolta decisiva nelle indagini riguardanti la misteriosa morte di Giuseppe Pedrazzini. Marta Ghilardini, la moglie accusata insieme alla figlia e al genero di aver ucciso l’uomo, ha dichiarato ai Carabinieri che il marito è morto per cause naturali a marzo e che poi la figlia e il genero hanno occultato il cadavere.
Quella di Giuseppe Pedrazzini è una delle morti più misteriose capitate nell’ultimo periodo, che ha suscitato l’attenzione di tutti.
L’episodio è venuto a galla lo scorso 11 maggio, quando i Carabinieri di Toano, un piccolo comune dell’Emilia Romagna, hanno rinvenuto il cadavere del pensionato di 77 anni sul fondo di un pozzo.
Le indagini successive hanno portato al fermo e all’arresto di tre persone, i tre parenti, ritenuti in primo luogo responsabili dei reati di sequestro di persona, omicidio, soppressione di cadavere e truffa ai danni dello stato. Quest’ultimo perché i tre avevano continuato a percepire la pensione dell’uomo, nonostante fosse scomparso e nonostante non sia stata fatta nessuna denuncia.
Le indagini erano iniziate perché alcuni suoi amici e parenti non avevano nessuna notizia di lui dall’inizio dell’anno e si erano insospettiti perché ogni volta che questi provavano a chiedere ai tre indagati, ricevevano risposte a mezza bocca o venivano cacciati via dai familiari.
Le dichiarazioni di Marta Ghilardini
In attesa che le indagini vadano avanti, gli inquirenti hanno disposto l’obbligo di firma per Marta Ghilardini, moglie di Beppe e l’obbligo di stare fuori dai confini dell’Emilia Romagna per Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida.
Negli ultimi giorni c’è stata una svolta nelle indagini, dovuta ad alcune dichiarazioni che la moglie di Giuseppe ha rilasciato in via ufficiosa ai Carabinieri di Castelnovo Monti. La donna si è recata in caserma di sua spontanea volontà e senza essere accompagnata dai suoi legali.
Nelle suddette dichiarazioni la donna avrebbe confessato che Giuseppe sia morto per cause naturali all’inizio del marzo scorso e che solo dopo la figlia Silvia e il genero Riccardo avevano deciso di nascondere il corpo nel fondo di quel pozzo.
Che questo possa segnare l’inizio del percorso verso la scoperta della verità? Le indagini della Procura faranno luce su ciò che è realmente accaduto.