Matteo Losa: morto scrittore che lottava contro il cancro raccontando fiabe

Matteo Losa, noto scrittore, stava combattendo il cancro attraverso i racconti delle sue fiabe, purtroppo non ce l'ha fatta, il ragazzo ci ha lasciati all'età di 37 anni

Matteo Losa, noto scrittore, è morto all’età di 37 anni a causa di un cancro. Il ragazzo, stava combattendo la brutta malattia attraverso i racconti delle fiabe che lui scriveva. Ecco cosa aveva scritto Matteo sulla copertina del suo libro:

La malattia come la guerra non si vince con la disperazione, ma con la speranza e niente infonde più speranza di una fiaba.”

Matteo Losa, scrittore e fotografo 37 enne di Iveruno, un paese in provincia di Milano, è morto nella mattina di giovedì 6 agosto a causa di un cancro. Sono stati tanti i messaggi che le persone hanno lasciato sul suo profilo Facebook. Eccone uno dei tanti:

“Grazie per il tuo esempio, per la tua determinazione, grazie per averci mostrato che anche le cose più terribili possono essere affrontate con un sorriso, la tua forza di volontà era unica

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Il secondo figlio solitamente è quello non cercato, quello che capita. Ma è anche quello che dà più pensieri perché già sai cosa dovrai affrontare e continuamente ti domandi se ce la farai oppure no. Il secondo figlio è quello con cui non puoi commettere errori perché te li sei già giocati col primo e se non hai fatto tesoro dell’esperienza, allora hai perso in partenza. Il secondo figlio non è quello dell’incoscienza, ma della consapevolezza. Consapevolezza delle tue forze, ma soprattutto dei tuoi limiti. Della consapevolezza di ciò che temi di non riuscire a superare mai, cui temi di soccombere, temi anche solo di affrontare. Quando @librimondadori mi ha dato l’occasione di scrivere “Un altro giorno insieme” la mia felicità è durata poco, oscurata subito dall’ombra dell’anno più merdoso della mia vita: cancro, ricerca disperata di cure tutte bloccate dalla pandemia, litigi in ospedale, dolore, delusioni, vita vissuta in casa per il rischio Covid che a me lascerebbe poco scampo dati i miei polmoni. È stata dura. È stato uno sforzo incredibile non mollare e portare a termine il mio lavoro. In poche parole, è stato da folli. Ma forse questo sono in realtà, un folle perché anche nei periodi più bui, dove non avevo nemmeno le forze di tenere in mano una penna, figurarsi mettersi alla tastiera, non ho mai pensato una sola volta ad abortire questo progetto. Perché se devo andare a fondo, lascerò qualcosa di magico a galleggiare per gli oceani racchiuso in una bottiglia. Ho creduto con tutto me stesso in questo romanzo, ci ho messo tutto me stesso. Ora, be’ ora ve lo affido! Ora non sta più a me spingere avanti il sogno di “Un altro giorno insieme”, ma a voi. E se credete in me, credete anche in lui perché contiene la parte migliore di me. Io credo in voi. Io credo in noi. #insiemesipuò Un altro giorno insieme: ora in preorder online (👉🏻link in bio) è dal 1 settembre in tutte le librerie. #unaltrogiornoinsieme #fairitales #libri #libridaleggere #ya #giovaniadulti #newadult #narrativaitaliana #romanzo

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Lo scrittore era già da tempo affetto da questa brutta malattia che lui stesso affrontava attraverso i racconti delle sue fiabe. Per tanto, tre anni fa, Matteo, aveva pubblicato la raccolta “Piccole fiabe per grandi guerrieri” e in seguito ha dato vita ad una raccolta fondi con il nome di “Fiabe contro il cancro“.

Lo scopo di Matteo Losa, nell’ideare la campagna della raccolta fondi, è stato quello di mostrare come lui ha vissuto questa brutta malattia in quanto, ad oggi, il cancro per la maggior parte delle persone è fonte di paura e disperazione.

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Provate a chiedere a una donna il suo peso. Otterrete un silenzio imbarazzato nel migliore dei casi, una pizza in faccia nel peggiore. Nessuno osa chiedere il peso a una donna né a qualcun altro il peso di una donna perché è una domanda imbarazzante, ma soprattutto è una cosa privata. Ma se questa forma di don’t ask don’t tell è comunemente accettata dal mondo intero perché è ancora così difficile far capire alla gente che le condizioni di salute di un malato sono una cosa ancor più privata del peso di una donna? Sono un’informazione ancor più preziosa. Le condizioni cliniche di una persona sono un livello di riservatezza che va ben oltre il numero di kg che segna la bilancia, eppure questo non ferma le persone dal chiedere e le altre dal raccontare situazioni private di vita non propria. Sono contento che tante persone si interessino alla mia vita, ma chi vuole sapere come sto più nello specifico lo chieda a me direttamente e sarò io a decidere fino a dove “raccontare il mio peso”. E chi sa nello specifico “quanto peso” si limiti per favore a quel che insegnava più di duemila anni fa un uomo più saggio di me: “le vostre risposte siano sì sì, no no. Il di più viene dal maligno”. Io sto bene ragazzi. “Teo sta bene.” Questa è la risposta corretta, la risposta ufficiale, il comunicato stampa. Oltre è affare privato. Io sto bene ragazzi. Non benissimo, ma è la storia della mia vita. Se questa situazione è dura per voi, per me lo è esponenzialmente di più. Sarà dura, ma sto lavorando per uscirne anche stavolta. Però ciò che scelgo di condividere qui sui miei social deve essere il limite di quel che dovete sapere sulle mie condizioni di salute. È il limite che non voglio valicare. E chi sa di più lo tenga per sé, lo tenga per noi, perché a una donna non si chiede mai il peso né di una donna lo si racconta in giro. È una cosa privata. E se è privato il peso di una donna, quanto lo può essere di più la sua salute? Grazie 🙏. #cancro #salute #vita #miavita #iostobene #fairitales

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La lotta di Matteo Losa contro il cancro

Per tanto, Matteo Losa, ha condotto la sua lotta contro il cancro in maniera totalmente diversa dal solito. Per lui, il sorriso e la speranza sono stati gli elementi principali che gli hanno dato tanta forza nell’affrontare questo male e che costituiscono l’argomento principale delle sue fiabe.

Tuttavia, nonostante Matteo Losa non ce l’ha fatta, la speranza che ha donato a tutti i suoi fan continuerà a diffondersi e rimarrà intatta per sempre, anche dopo la sua scomparsa.