Matteo Messina Denaro contro la televisione italiana per le “bugie raccontate su di lui”
Ecco cosa ha detto alle guardie carcerarie
Si sarebbe lamentato con le guardie del penitenziario de L’Aquila, dove è detenuto in regime di 41 Bis. Il motivo della lamentale? Le troppe bugie raccontate sul suo conto dai media. Il super latitante boss della mafia Matteo Messina Denaro si scaglia contro la televisione italiana, “per le balle raccontate” che riguarderebbero la sua persona.
Il super boss mafioso, mandante delle stragi di Capaci, tra le altre cose, non avrebbe gradito alcuni servizi andati in onda nel corso dei telegiornali del nostro paese. Il boss di Cosa Nostra avrebbe confidato agli agenti di polizia dell’istituto penitenziario dell’Aquila di essere stanco di queste bugie raccontate.
Matteo Messina Denaro dopo l’arresto avvenuto a Palermo lo scorso 16 gennaio è recluso in regime 41 bis. Secondo il Corriere della sera il capomafia di Castelvetrano avrebbe definito false alcune informazioni rese note dalla stampa. Informazioni frutto solo di fraintendimenti.
Appena arrivato in cella, il boss mafioso aveva deciso di non guardare la tv. Cambiando poi idea e sintonizzandosi su telegiornali e programmi di approfondimento che parlano del suo arresto praticamente ogni giorno e delle indagini che hanno portato al suo fermo.
In cella continua anche le terapie per la neoplasia che lo ha colpito al colon: la diagnosi è di due anni fa e da allora è sottoposto a sedute di chemioterapia, che continuano anche nell’istituto penitenziario, per opera di un team di oncologi dell’ospedale San Salvatore.
Matteo Messina Denaro contro la televisione italiana: secondo lui i giornalisti racconterebbero troppe bugie sul suo conto
Sono inca**ato, per le notizie che apprendo nei telegiornali.
Questo avrebbe confidato il boss sia agli agenti di custodia dell’istituto penitenziario, sia ai medici che lo supportano nelle cure per la patologia che lo ha colpito al colon.
Il boss avrebbe dento che sul suo conto
vengono raccontate balle, ed è tutto frutto di fraintendimenti.