Mattia Luconi, la decisione della famiglia e la rabbia del papà
La rabbia dei genitori del piccolo Mattia Luconi: hanno deciso di presentare un esposto in Procura
I genitori del piccolo Mattia Luconi il bimbo di 8 anni che ha perso la vita dopo l’alluvione, non riescono proprio a darsi pace. Il padre Tiziano, in una nuova intervista ha voluto parlare della rabbia che sta provando, visto che nessuno li aveva avvisati del pericolo.
Per la famiglia del bambino sono giorni di strazio e disperazione. Nessuno di loro riesce a darsi pace vista la grave perdita subita. Il papà in una nuova intervista con Il Corriere della Sera, ha dichiarato:
Presenteremo un esposto in Procura: perché non è possibile nel 2022 di perdere la vita per una pioggia. Non voglio che succeda mai più, non voglio che altri Mattia vengano sacrificati in questo modo.
Se ci avessero avvisati non lo avrei fatto uscire. Quando mi hanno detto che l’avevano trovato ero con sua madre. Avevo un pugnale nel cuore, non sapevo come dirglielo.
Silvia ora è straziata, ma pure molto indignata come me. In questi giorni avevo sperato che non lo trovassero più, che finisse come Marcellino pane e vino.
La triste vicenda del piccolo Mattia Luconi
I fatti sono avvenuti lo scorso giovedì 15 settembre. Maria Silvia Mereu era appena uscita dalla farmacia ed era andata a riprendere il figlio dal papà.
Pioveva a dirotto ed insieme si stavano recando nella loro abitazione. Tuttavia, una volta arrivata su un ponticello un’onda li ha travolti e vista la grave situazione, la donna ha capito che era meglio scendere per salvarsi.
Con una mano si teneva aggrappata ad un albero e con l’altra, teneva il figlio stretto a sé. Però la forza dell’acqua le ha strappato via il figlio dalle mani e per 8 lunghi giorni, nonostante l’intervento dei soccorritori, del piccolo non c’erano tracce.
Fino a quando lo scorso giovedì 22 settembre, un agricoltore ha trovato il corpo del bimbo ormai senza vita sul suo terreno. Era ricoperto di fango ed in avanzato stato di decomposizione. Gli agenti lo hanno riconosciuto proprio dalla sua maglia, ma ora sarà necessario fare il test del DNA.