Infernetto, incidente Mattia Roperto: le parole del 22enne accusato di omicidio
Le dichiarazioni del 22enne di Infernetto, accusato di omicidio stradale, per la morte di Mattia Roperto
È stato interrogato il 22enne Federico, accusato di omicidio stradale per la morte di Mattia Roperto, il giovane di 14 anni morto investito all’Infernetto, a Roma. L’episodio è avvenuto lo scorso lunedì, intorno alle 23:00. Il quattordicenne era uscito con i compagni di scuola, per festeggiare la chiusura dell’anno scolastico, quando di ritorno a casa, è stato investito mentre attraversava la strada.
Mattia è rimasto vittima dell’impatto ed è morto sul colpo. Il ragazzo di 22 anni ha ammesso di non averlo visto, ne lui, ne i suoi compagni: “forse andavo troppo forte, ho cercato di evitarli, ma non ci sono riuscito. Non faccio uso di droga”.
Federico è stato sottoposto ai dovuti controlli ed è risultato positivo al test della cannabis.
Per il momento, fino al termine delle indagini, il 22enne si trova agli arresti domiciliari a casa sua. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato il suo smartphone, poiché sospettano che lo stesse usando nel momento incidente.
I residenti del posto hanno dichiarato di essersi più volte lamentati con il comune, perché in quella strada le vetture corrono sempre e non ci sono rallentatori.
La comunità ha organizzato una fiaccolata, sul posto dell’incidente, per dire addio a Mattia.
I suoi compagni hanno ridipinto le strisce pedonali, colorandone una di rosso, il colore del sangue, per ricordare per sempre il punto in cui un grande amico è morto sotto i loro occhi.
La mamma di Mattia ha espresso il suo dolore, raccontando che prima di uscire di casa le aveva detto quanto l’amasse. Come si fa a vedere un figlio uscire dalla porta ed immaginare che possa accadere una tragedia simile?
Le forze dell’ordine continuano le loro indagini, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e stabilire tutte le responsabilità del 22enne.